Tutto regolare

Nessun abuso edilizio e doppia assoluzione, finisce l’odissea del “Mood” di Albenga: può riaprire

Secondo il tribunale di Savona, il locale allestito nel Fortino di Albenga e fatto chiudere dalla Soprintendenza era in regola

fortino albenga

Albenga. Nessun abuso edilizio, né tantomeno un uso “non compatibile” del bene culturale. Il processo per la vicenda del “Mood” di Albenga, il bar che aveva aperto i battenti all’interno del Fortino cinquecentesco di piazza Europa, questa mattina si è chiuso con una doppia assoluzione (“perché il fatto non sussiste”).

Una sentenza che arriva dopo un lungo braccio di ferro tra la Soprintendenza Ligure, che aveva segnalato le presunte irregolarità, e i gestori del locale che, tre anni fa, si erano visti imporre dall’ente la chiusura del bar.

Secondo l’accusa, come rilevato dalla Soprintendenza, nell’arredare il bar (che era stato sistemato con tavolini e sedie dal design moderno e attrezzato con le necessarie attrezzature), erano stati commessi degli illeciti edilizi, ma soprattutto la presenza stessa del locale non sarebbe stata compatibile all’interno della struttura che lo ospitava, ovvero il Fortino.

Per questa vicenda erano finiti a giudizio Matteo Vallesano, il titolare del contratto d’affitto (che è valido fino al 2021) per la gestione del bar adiacente al museo del Mare e, seppur in posizione marginale, anche Paolo Torrengo, in qualità di legale rappresentante della Fondazione Oddi che gestisce i musei cittadini per conto del Comune.

Per entrambi stamattina è quindi arrivata la sentenza di assoluzione. Adesso il futuro del “Mood”, che sembrava destinato a non dover più riaprire, potrebbe cambiare. “L’intenzione del mio assistito, che da questa vicenda ha subito danni ingentissimi, è certamente quella di riaprire” precisa l’avvocato Marco Ballabio che tutela Vallesano. Torrengo è stato invece assistito nel processo dall’avvocato Mauro Vallerga.

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