Lettera al direttore

Lettere

Una domanda per il vice sindaco Arecco

massimo arecco

“Il motore della ruspa è stato messo in moto…..” queste sono le parole che il futuro vice sindaco Arecco ha voluto rimarcare la scorsa settimana. In Italia è uso e consumo che in una società partecipata al cambiare dei membri di governo vengano cambiati anche gli uomini al timone delle società partecipate. Tutto giusto e tutto bene, secondo logica. Ma la logica decade quando al timone di queste società ci sono persone competenti, che nonostante tutti i problemi nel quale il nostro paese naviga, riescono a farle funzionare e addirittura riescono a chiudere i bilanci in attivo.

A questo punto non si dovrebbe parlare di fede politica, ma di capacità nel compiere il lavoro per il quale si è stati chiamati, così come si dovrebbe cambiare nel caso un amministratore di “fede politica amica” non sia in grado di portare avanti la società partecipata.

A Savona per esempio, grande differenza esiste tra Ata e Tpl: la prima in grande difficoltà oramai da anni e nessuno che riesce a “risanare” la seconda nonostante i mancati contribuiti da parte di Provincia e Comuni chiude il bilancio in attivo, si impegna a “investire su assunzioni” e a ricevere contributi dalla Regione.

Se tutto cio’ sembra giusto? Mi piacerebbe che il Vice sindaco Arecco, dia una risposta a tutto questo.

Marco

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