Ciclismo under 23

Ciclismo pulito, bello e naturale: intervista a Filippo Bertone

Filippo Bertone e la sua storia di giovane ciclista: ecco l'intervista esclusiva al nuovo talento del ciclismo savonese

filippo bertone ciclismo
Foto d'archivio

Cairo Montenotte. Filippo Bertone ha ottenuto un inatteso e splendido decimo posto nella corsa del campionato italiano di ciclismo Under 23 su strada, disputatasi a Comonte nello scorso weekend. Ivg.it ha intervistato il giovane ciclista, che milita nella Overall cycling team di Bra, per narrare la stagione e il futuro di uno dei talenti del ciclismo italiano, in grande crescita e pronto per le nuove avventure.

Questa è stata la prima stagione negli Under 23: quali sono le prime impressioni di questo mondo?
Il salto si fa sentire, non è come i passaggi delle categorie minori, è ancora più grande. A parte l’inizio stagione, dove è normale avere difficoltà, ora mi sono adattato bene e spero di riuscire a trarre altri buoni risultati.
Comunque il bilancio personale è molto positivo: non mi aspettavo certo il decimo posto nel campionato nazionale e, nelle altre gare, sono sempre riuscito ad aiutare i compagni e fare quel che il mio direttore sportivo mi ha chiesto, volta per volta.

Quali sono gli obiettivi di questa stagione e quali in vista dei prossimi anni negli Under 23?
Non c’è un obiettivo vero e proprio: cerco di tirare fuori tutto il possibile, fare del mio meglio in ogni occasione. Ppreparerò il finale di stagione al massimo delle possibilità, poi vedremo.

Che ciclista è Filippo Bertone? Quali sono le corse più adatte a lui?
Credo di essere un ciclista completo: faccio fatica in tutti i terreni, ma riesco comunque a difendermi ovunque. il mio sogno è di andare forte in salita, anche se non sono proprio da corse a tappe. Diciamo che vorrei più dedicarmi alle corse di un giorno.

C’è un messaggio da lanciare per i giovani che si volessero avvicinarsi al ciclismo, oggi, in particolare per quelli della provincia di Savona?
Devo dir loro che è uno sport bello, bellissimo, forse il migliore. Non è quello di cui tutti parlano sui giornali: non è sporco, non c’è doping, forse è addirittura uno dei più puliti, è all’aria aperta, si vive sempre in contatto con la natura. E insegna lo spirito del sacrificio.

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