Bombardier e tirreno power

Sciopero a Vado, il circolo Pd chiama i cittadini: “Devono essere vicini ai lavoratori”

Il segretario Costagli: "Chiediamo alle aziende di proporre nuovi piani industriali credibili e sostenibili"

Vado L. “Dopo Tirreno Power, OCV, Isoltermica, TRI, l’ennesima doccia gelata per la nostra comunità: Bombardier non si è aggiudicata la gara per la costruzione dei nuovi treni indetta da Trenitalia, garanzia pluriennale di occupazione e lavoro per il sito Vadese”. Così il segretario del Pd di Vado Ligure Roberto Costagli interviene a nome del circolo cittadino in vista delle sciopero organizzato per domani a Vado Ligure dai lavoratori Bombardier e Tirreno Power.

“Crediamo che anche la proprietà e la dirigenza di Bombardier abbiano responsabilità nel preparare un’offerta, deludendo le aspettative dei lavoratori e di tutta la cittadinanza. Quella fabbrica, storica per Vado, tecnologicamente all’avanguardia, portatrice di lavoro stabile e socialmente sostenibile, oggi pare non sia preparata adeguamente per le sfide del mercato e su questo crediamo si debba fare chiarezza in fretta, trovandone le motivazioni e le soluzioni. Occasione persa quindi per sostenere un fragile sviluppo economico del territorio Vadese e Provinciale” prosegue Costagli.

“Il circolo del Pd di Vado Ligure, in questo momento delicatissimo, evidenzia con forza che troppe famiglie ormai non sanno come sarà il loro futuro” aggiunge il segretario del Pd vadese che lancia un appello ai cittadini: “Chiediamo a tutti i vadesi di essere uniti per esprimere vicinanza a tutti i lavoratori e alle loro famiglie. Senza lavoro, tutta la comunità rischia di impoverire economicamente e le conseguenze sulla socialità diventano sempre più serie , anche per le ricadute e i minor introiti nei bilanci comunali che giocoforza aggravano anche le condizioni dei cittadini e del territorio..E’ impensabile lasciare sola una comunità di cittadini e lavoratori al proprio destino precario ed in-certo..”

“Chiediamo quindi alle aziende TP, Bombardier in primis, di farsi carico dei problemi e proporre nuovi piani industriali credibili e sostenibili per il rilancio industriale e l’eventuale, per TP, reindustrializzazione del sito garantendo la tutela occupazionale. Chiediamo anche al governo di proporre un piano straordinario di governance, una cabina di regia per la gestione della crisi strutturale della Provincia di Savona, propedeutica al rilancio industriale, portuale ed infrastrutturale e che tale piano tenga conto degli aspetti sociali, ambientali ed occupazionali anche a breve termine partendo dall’accordo di programma già esistente per la Provincia.. Si parla ormai di migliaia di posti lavoro in parte persi e in parte in forte precarietà …Per questo lanciamo una mobilitazione ampia rivolta a tutte le forze politiche e sociali del territorio ma sopratutto un messaggio forte alla Regione ed al Governo” conclude Costagli.

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