Lacrime e sangue

Savona, il “bilancio a zero” colpisce ancora: a rischio i libri per gli alunni delle elementari?

Dopo i pesanti tagli alla cultura ora sarebbe a rischio il sociale. Lo rivela il M5S: "Niente cedole per ottenere gratis i libri scolastici"

libri scolastici soldi

Savona. L’ormai celebre “bilancio a zero”, ossia la bozza elaborata a fine marzo per far fronte alla pesante crisi dei conti di Palazzo Sisto, potrebbe avere ripercussioni anche sui bambini, con un “taglio” ai contributi per l’acquisto dei libri scolastici per le scuole elementari.

E’ questa l’ultima “novità” che emerge dai corridoi del Comune. Quella bozza prevedeva l’azzeramento totale, tra le voci di spesa, di tutti i capitoli “comprimibili”, ossia tutte le voci escluse quelle obbligatorie (come gli stipendi dei dipendenti) e gli impegni già presi. Quella bozza era certamente “estrema”, ma avrebbe comunque influito in qualche modo sulla stesura definitiva del bilancio preventivo 2016, che verrà approvato (o forse no, la partita a questo punto è tutta da giocare) nel prossimo consiglio comunale.

E a quanto pare tra le voci “azzerate”, oltre a quelle già note (tra le più penalizzate la Cultura, fatto che a Savona ha creato diverse polemiche), ci sarebbe anche quella legata alle cedole librarie che permettono ai genitori di ottenere gratuitamente i libri scolastici per le elementari. A svelarlo sarebbe una mail interna, inviata il 3 marzo dal Comune alla Regione, nella quale Palazzo Sisto chiede il permesso di utilizzare a questo scopo le risorse avanzate nel 2015 legate alle borse di studio e all’acquisto dei libri per le scuole medie e superiori: una soluzione “di ripiego” che però la Regione avrebbe respinto, dato che quei capitali sono vincolati appunto alle scuole secondarie.

Lo scambio di mail metterebbe a nudo in modo inequivocabile la crisi in cui versano le casse comunali: i funzionari nel testo ammetterebbero senza remore che per il Comune è impossibile stanziare anche quelle poche decine di migliaia di euro. Se la situazione non dovesse cambiare, dunque, da settembre i genitori potrebbero essere costretti a pagare i libri di testo per i propri bambini.

A “scoperchiare il vaso” è stato il MoVimento 5 Stelle. “Centrosinistra in Comune e centrodestra in Regione hanno deciso che a partire da settembre i libri dei bambini delle elementari non saranno più gratuiti, confermando che i tagli al sociale non hanno ‘colore’ – tuona il candidato sindaco Salvatore Diaspro – Caprioglio e Battaglia stanno prendendo in giro i cittadini. Durante i confronti fra noi candidati sindaco, e ogni giorno sui giornali, fanno a gara a chi dice di voler investire di più nel sociale, ma nel frattempo i loro partiti tagliano i fondi necessari per pagare i libri di scuola ai bambini”.

Il diritto allo studio è garantito in Costituzione, eppure è sempre più minacciato – fa notare il MoVimento – Le famiglie, alle prese con la crisi economica e le di coltà quotidiane, si ritroveranno questo ulteriore aggravio di spesa, in un quadro ogni giorno più faticoso. Il Comune di Savona ha un bilancio di 58 milioni di euro e il centrosinistra non riesce a trovare 75.000 euro per pagare i libri ai bambini?”.

Con i 100.000 euro dei premi dati ai dirigenti del comune per smaltire cinque fax e gli 800.000 euro per mantenere l’inutile e faraonico staff del sindaco, per non parlare degli sprechi in consulenze esterne e perizie compiacenti, avremmo garantito più di un decennio di libri gratis – polemizza il M5S – I bambini saranno costretti ad utilizzare i soldi delle loro paghette per pagarsi i libri di testo? Chi ha amministrato Savona negli ultimi vent’anni ha già fatto troppi danni. Bisogna mandarli via al più presto”.

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