Area portuale

Savona, al via i dragaggi nell’area portuale: più spazio per la navi Costa

La preventiva bonifica bellica ha dato esito negativo: nessun ordigno bellico rinvenuto

Savona. Hanno preso il via i lavori di approfondimento dei fondali nell’area di specchio acqueo portuale antistante la Capitaneria di Savona. Su un’area di circa ventimila metri quadrati si dragheranno 20 mila metri cubi di sabbia per portare i fondali dagli attuali -8,5 metri a -9,5. Le operazioni, che hanno preso il via con una obbligatoria attività di bonifica bellica risultata negativa, avranno una durata massima di 5 mesi ma potrebbero terminare con anticipo essendo unicamente vincolati dal traffico navale: le operazioni commerciali, infatti, avranno la priorità e non subiranno alcun ritardo.

I lavori di dragaggio si sono resi necessari per creare maggiore spazio per le manovre di accosto delle grandi navi da crociera dirette al terzo accosto. Il materiale dragato dai fondali sarà riversato in mare nell’area Darsena Alti Fondali dove la profondità dei fondali è di -30 metri.

Tutta l’operazione è stata preceduta da caratterizzazioni preventive dei materiali sabbiosi sottoposti ad analisi specifiche del Settore Ecosistema Costiero della Regione che ne ha verificato la compatibilità con il sito di recapito. Sola una volta ottenuto il nulla osta regionale e dopo la ricerca di ordigni bellici prevista dalla legge nella zona sottoposta a dragaggi, è stato dato il via al cantiere.

Allo scopo di tutelare l’ambiente marino, l’Autorità Portuale ha previsto due campagne di monitoraggio che hanno avuto l’approvazione della Regione: la prima già svolta (la cosiddetta campagna di bianco) per stabilire i parametri ante opera; la seconda che invece sarà eseguita nel corso delle operazioni di dragaggio con apparecchi specifici, torbidometri, e che verificherà lo stato delle acque rispetto a eventuali dispersioni di sedimento in mare.

Sempre nell’ottica della massima tutela ambientale i dragaggi sono eseguito con uno speciale pontone dotato di una gru a due benne che preleverà il sedimento sabbioso scaricandolo prima all’interno di una cassa che si trova a bordo. Il successivo scarico nella zona Alti Fondali verrà fatto con l’apertura della cassa direttamente sul fondo per non creare dispersione di materiale a pelo d’acqua.

Il costo totale degli interventi è di circa 380 mila euro.

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