Al voto

Savona 2016, ecco il programma elettorale del Partito Comunista dei Lavoratori

Barisone

Savona. Lotta contro tagli e privatizzazioni; lotta per un sistema di aziende e servizi pubblici sotto il controllo democratico di chi lavora; lotta per la difesa di lavoro, ambiente e salute; lotta per un sistema di ammortizzatori sociali e sussidi di disoccupazione mirati alla redistribuzione del lavoro e alla piena occupazione; lotta per una scuola pubblica gratuita, laica e democratica; lotta per il diritto alla casa.

E’ proprio la parola “lotta” la chiave del programma elettorale del Partito Comunista dei Lavoratori e del suo candidato sindaco Giorgio Barisone, che spiega così le ragioni della propria candidatura: “Questo non è solamente un voto comunale, la nostra presenza è necessaria. Siamo una Lista di lotta! Siamo un partito di lavoratori, pensionati, casalinghe, precari, disoccupati, giovani, italiani e immigrati, impegnati per una politica popolare, una vera Rivoluzione. Ci presentiamo contro centro-destra e centro-sinistra proponendo un programma di rottura radicale con le precedenti amministrazioni che, qui a Savona negli ultimi trent’anni, hanno saccheggiato territorio e risorse pubbliche”.

“I punti centrali della nostra proposta – annuncia Barisone – sono: Casa, Lavoro, Servizi Sociali ed Ambiente, in opposizione dunque a lobby e comitati d’affari che hanno difeso con la complicità della classe politica savonese interessi privati milionari e grandi privilegi, nascondendosi spesso dietro il trucco delle liste civiche. Chiunque abbia governato a Palazzo Sisto ha fatto politiche che hanno colpito occupazione, ambiente, salute, con l’appoggio scandaloso della cosiddetta “sinistra radicale” di SEL e Rifondazione, dimenticando l’emergenza abitativa, seppellendo di debiti verso le banche la Comunità Savonese. Da un lato dunque i poteri forti, nazionalmente e localmente (Istituti di Credito, Clero Vaticano, Confindustria), e dall’altra noi tutti, (lavoratori, disoccupati e precari). Questa è la sfida che ci ha visto presenti in questi anni per sostenere le ragioni degli operai nelle fabbriche (Tirreno Power, Piaggio, Bombardier), rivendicando il diritto al lavoro, alla salute, all’ambiente (esigenze primarie non in contrapposizione tra loro ma facenti parte di un’unica necessità vitale), oppure quelle degli sfrattati e dei discriminati”.

“Non vogliamo più vivere in una città in cui i giovani non hanno prospettive di lavoro – tuona Barisone – in cui le famiglie non riescono a fare fronte agli affitti, in cui curarsi è diventato un lusso, e in cui forze fasciste vogliono mettere nuovamente radici.
Parallelamente è necessario respingere le sirene di Grillo, che altro non sono che l’ennesima proposta filo-capitalista con cui si colpiscono i lavoratori (contrapponendo al lavoro e alla sua difesa l’elemosina del reddito di cittadinanza o chiedendo l’abolizione del sindacato in quanto tale) e proponendo contestualmente una inquietante democrazia plebiscitaria via internet. La nostra proposta è dunque marxista e rivoluzionaria, anticapitalista, quindi antifascista”.

“Aboliamo il debito di Savona verso le banche, diamo una casa e un lavoro a chi è colpito dalla crisi, riportiamo sotto controllo popolare le fabbriche che licenziano o inquinano ed aboliamo le sovvenzioni a scuole e cliniche private per una Sanità e un’Istruzione interamente pubbliche”, conclude Barisone.

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