La lettera

Roccavignale, Fracchia al Prefetto: “Ospitare i profughi a Pianissolo? No, grazie”

Torna l'emergenza migranti nel Savonese e il sindaco rifiuta la soluzione delle istituzioni

sindaco roccavignale amedeo fracchia neve

Roccavignale. “Ospitare 40/50 profughi in un vecchio albergo in frazione Pianissolo? Soluzione impraticabile”. E’ uno dei passaggi della lettera che il sindaco di Roccavignale Amedeo Fracchia ha indirizzato al prefetto di Savona dopo che sarebbe stata individuato una struttura del paese dove poter far alloggiare i migranti.

Tutto nasce dopo che in questi giorni a Roccavignale si sono presentate alcune cooperative che in provincia di Savona gestiscono l’accoglienza dei profughi. “La loro intenzione – secondo il sindaco Amedeo Fracchia – è quella di affittare un vecchio albergo per far fronte all’emergenza. Pur capendo la situazione ritengo che una soluzione del genere in una borgata che conta 87 residenti, priva tra l’altro dei servizi di base e con pochissimi collegamenti con il resto del paese, sia una soluzione impraticabile in una realtà territoriale così piccola”.

Lo stesso Fracchia ricorda che “Roccavignale ospita già dieci richiedenti asilo politico del Mali che con tanti sforzi cerchiamo di integrare attraverso i lavori di pubblica utilità. Riteniamo che gli attuali profughi siano un numero bilanciato rispetto ai 752 residenti nel nostro comune”. Il sindaco tuttavia spiega anche che “il Comune non ci esimeremo dai doveri istituzionali ed umanitari qualora sull’intero territorio provinciale saranno soddisfatte condizioni analoghe alle nostre”.

Dunque Amedeo Fracchia sottolinea che “ogni progetto presentato sul territorio attualmente non è condiviso e non potrebbe essere supportato”.

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