Savona c'è

In migliaia a Genova per la manifestazione nazionale del 1° maggio fotogallery

Camusso attacca: “Il balletto sui dati fa sembrare che tutto vada bene, ma il lavoro resta la preoccupazione fondamentale delle famiglie"

Genova. Migliaia di persone di persone (seimila secondo i primi dati) questa mattina a Genova hanno partecipato alla manifestazione nazionale unitaria di Cgil, Cisl e Uil per il primo maggio. Dopo essersi ritrovati in piazza della Vittoria i manifestanti, tra cui anche una delegazione di Savona, che hanno sfilato per le vie del centro in corteo, colorando la città di rosso.

“E’ un Primo Maggio all’insegna del lavoro, del lavoro di cui abbiamo bisogno” le parole della leader della Cgil Susanna Camusso che ha aggiunto: “Il balletto sui dati fa sembrare che tutto vada bene, ma il lavoro resta la preoccupazione fondamentale delle famiglie. Il Paese non si fa ripartire abbassando i salari”.

Secondo Camusso, che durante il corteo ha annodato al suo foulard rosso un nastro giallo con la scritta, a mano, #verità per Giulio Regeni, “servono investimenti: spendiamo 18-19 miliardi per la decontribuzione ma abbiamo una crescita da prefisso telefonico. Se quelle stesse cifre fossero state spese per un serio piano del lavoro avrebbero dato ben altri risultati, Lo stesso vale per le pensioni su cui non si possono fare interventi spot”.

Dopo l’arrivo del corteo a piazza De Ferrari, sotto qualche goccia di pioggia, sono iniziati i comizi che hanno visto l’intervento dei i leader sindacali, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo. A causa del tempo, molti dei partecipanti hanno lasciato la piazza per trovare riparo sotto i portici via XX Settembre.

Non è mancato qualche momento di tensione quando, dopo aver fatto una sosta a rendere omaggio ai caduti per la Resistenza sotto il Ponte monumentale, il corteo è arrivato in piazza de De Ferrari. Tra lo spezzone sindacale e quello di Lotta comunista una cinquantina di militanti vicini ai centri sociali dietro allo striscione working class combat, prima di arrivare in piazza, ha accesso una barriera di fumogeni e sparato alcuni petardi in segno di protesta per come la questione del lavoro viene affrontata dai sindacati confederali. Un’iniziativa che da piazza De Ferrari è stata “commentata” da fischi e brevi proteste.

“Noi siamo un sindacato di proposta ma quando non ci sono risposte c’è la protesta” il commento del leader della Uil, Carmelo Barbagallo. “Il Paese è ancora fermo in stazione – avverte – e c’è il rischio che quando partirà andrà su un binario morto. Per il Primo Maggio “più che festeggiare dobbiamo impegnarci perché finalmente ci siano delle proposte per la ripresa” ha concluso Barbagallo.

“Al governo mandiamo un messaggio molto chiaro: si occupi del lavoro” ha esordito il leader della Cisl, Annamaria Furlan. “Per gli italiani – aggiunge – il vero tema centrale è questo”. Sarà un Primo Maggio “All’insegna del lavoro che manca, per chi ha paura di perderlo, e per chi vorrebbe andare in pensione per lasciare posti di lavoro ai
giovani”. Il tema è chiedere ‘centralità’ del lavoro e delle azioni per il lavoro, misure fiscali per il lavoro e la crescita, una riforma delle pensioni che dia speranza ai giovani”.

Nonostante la manifestazione genovese sono state centinaia anche le persone che si sono date appuntamento in piazza Sisto IV a Savona per partecipare al comizio e al corteo di Savona. Tra i partecipanti anche l’associazione “Barra a Sinistra” con il suo referente savonese Dario Lavagna Dario ed il responsabile organizzativo savonese Cristian Sabatino: “Questa manifestazione del Primo Maggio serve per ricordarci, sopratutto in questo momento storico, quanto il lavoro sia uno dei principi fondamentali su cui si basa non solo la costituzione, ma tutto ciò che accompagna la nostra vita”. Barra a Sinistra era presente all’evento insieme a Cristina Battaglia e al candidato dell’associazione Matteo Polletti, che corre nella lista del Partito Democratico.

Tra i manifestanti anche i rappresentanti di “Savona Arancione” che hanno voluto essere in piazza a Savona per “offrire ai lavoratori e alle lavoratrici, ai disoccupati, ai pensionati, ai giovani che non possono partecipare alla iniziativa nazionale l’opportunità di manifestare a favore del lavoro il 1 maggio”.

“L’occupazione rappresenta la vera emergenza per la nostra città ed è prioritario intervenire per creare occasioni di lavoro al fine di arrestare l’emorragia di giovani verso altri territori e consentire alla città di agganciarsi alla pur timida ripresa in atto nel resto del Paese” il commento di Savona Arancione.

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