Proposte

Le “ultime miglia”: le proposte di Coldiretti alla Regione

L'associazione che rappresenta il 61 per cento del settore ha incontrato la giunta regionale

agricoltura

Regione. L’agricoltura ligure vale almeno 850 milioni di euro (oltre 500 nella floricultura, 150 nell’olivicultura, 113 nell’orticultura, 45 nella vinicultura, 22 nella zootecnica). Il settore è rappresentato per il 61 per cento da Coldiretti. E proprio tutti i vertici regionali dell’associazione dei coltivatori, guidati dal presidente ligure Gerolamo Calleri, si sono incontrati oggi con il presidente della Liguria Giovanni Toti, l’assessore all’agricoltura Stefano Mai e il direttore generale del dipartimento agricoltura, turismo, cultura e sport Luca Fontana.

“Abbiamo voluto offrire alla Regione una fotografia della situazione e presentare una serie di richieste – spiega Calleri – Riconosciamo che la giunta regionale sta lavorando bene nel nostro settore, ma abbiamo indicato una serie di tematiche proponendo per ognuna un “ultimo miglio” per proseguire nel lavoro”.

Le proposte di Coldiretti partono da un giudizio positivo sul Tavolo verde istituito il 17 marzo scorso, un luogo di incontro e di coordinamento permanente sui problemi agricoli della Liguria che sta portando, segnala Coldiretti, a soluzioni soddisfacenti rispetto ai bisogni della categoria.

Ma quali sono le “ultime miglia” proposte? Tanto per cominciare dare slancio al Tavolo appena partito affinché alcuni strumenti, come il Psr (Programma di sviluppo rurale), possano avere effetti positivi per le imprese e la produzione, superando una serie di legacci burocratici europei e dell’Agea, l’Agenzia nazionale per le erogazioni in agricoltrura. In questo quadro, Coldiretti chiede che entro la prima decade di luglio siano lanciati i bandi regionali per il settore per sostenere gli investimenti delle imprese per rinnovarsi e innovare: i rappresentanti della Regione si sono resi disponibili a una prossima apertura.

Un investimento richiesto riguarda la difesa dei terreni agricoli dai danni provocati dalla fauna selvatica e in particolare dai cinghiali, danni che si stimano in 5,5 milioni di euro in dieci anni. E un’azione che Coldiretti giudica non più rinviabile riguarda la riscrittura della Legge forestale del 1999: in Liguria il 62,6 per cento del territorio è coperto da boschi in buona parte abbandonati.

Riscrivere la Legge forestale per Coldiretti significa pensare alle infrastrutture (strade forestali permanenti, piste di esbosco temporanee, teleferiche, piazzole di esbosco e non solo), puntare sulle biomasse vegetali, aiutare le imprese forestali con formazione, consulenza, stimoli agli insediamenti.

Per quanto riguarda la floricultura, Coldiretti propone che venga realizzato un coordinamento tra i tre centri della ricerca pubblica presenti sul territorio (Istituto regionale e Consiglio per la ricerca di Sanremo, Cersaa di Albenga), un coordinamento che provi a coinvolgere anche l’imprenditoria privata.

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