Albenga. Dai sindaci alle organizzazioni sindacali di categoria: cresce la rabbia del territorio albenganese per la risposta dell’assessore Viale sul caso Gsl di Albenga. La proroga risicata (solo fino a fine agosto) e l’incertezza sul bando europeo per la prosecuzione delle attività di ortopedia privata hanno mandato su tutte le furie anche i sindacati, pronti alla mobilitazione se non ci sarà in brevissimo tempo un incontro chiarificatore sul futuro del reparto albenganese e dell’ospedale Santa Maria di Misericordia.
“Una risposta senza risposta” dicono le organizzazioni sindacali di categoria. “Un atteggiamento poco rispettoso del territorio ma anche di medici, infermieri e personale della sanità che lavora nel reparto e che attende chiarezza sul proprio futuro: difficile pensare che si riesca a mettere in piedi un bando del genere e che dal 1 settembre si possa garantire la continuità medico-assistenziale” dicono il segretario della Fp Cgil Giancarlo Bellini e il segretario Fp Cisl Giovanni Oliveri.
“Ora i 53 dipendenti non possono più aspettare e se non ci saranno indicazioni chiare e precise, anche a livello tempistico, siamo pronti alla mobilitazione. Vedremo se il presidente Toti e l’assessore Viale saranno presenti all’assemblea di Albenga convocata dai sindaci: noi come sindacati avevamo già chiesto un nuovo incontro alla Regione (ancora senza esito), dopodiché vedremo quali iniziative intraprendere”.
“Tra l’altro l’assessore Viale, invece di mettere in contrapposizione i lavoratori Gsl con gli interinali della Asl 2 farebbe bene a confrontarsi con i sindacati e condurre un tavolo di confronto ed una trattativa seria che non penalizzi i lavoratori”.
“E’ necessario salvaguardare non solo i posti di lavoro ma l’intero ospedale di Albenga, così come la sanità del ponente savonese che appare sempre più a rischio” concludono le organizzazioni sindacali.