Savona. Il suo “show” è iniziato al bar dell’area di sosta del casello di Zinola ed è poi proseguito davanti al suo tir, parcheggiato nell’autoporto savonese. Protagonista un camionista bielorusso di 36 anni che, stanotte, ha finito per essere arrestato per resistenza, lesioni e oltraggio a pubblico ufficiale dopo essersi scagliato contro un poliziotto della Stradale.
Gli agenti erano infatti intervenuti per calmare l’uomo che, in preda ai fumi dell’alcol, si era messo a dare fastidio nel bar: prima buttando per terra le bustine di zucchero e poi urlando. All’arrivo della pattuglia lo straniero si era fatto convincere ad allontanarsi dal bancone per fare ritorno nella cabina del suo camion per riposare e smaltire la sbornia.
Non senza fatica (visto che l’uomo continuava a buttarsi per terra per camminare a quattro zampe, a sdraiarsi in mezzo alle aiuole, a cantare e urlare continuamente la parola “mafia”), gli agenti sono riusciti a riaccompagnarlo dal suo tir e, apparentemente, a convincerlo a mettersi a dormire. Una calma che si è rivelata solo passeggera: poco dopo il camionista è infatti tornato all’attacco del bancone del bar.
Per la seconda volta i poliziotti lo hanno convinto a tornare verso il camion (con targa e documenti lituani), ma non senza assistere ad un nuovo siparietto: trovandosi davanti alcuni colleghi che svegliati dai rumori erano scesi dai loro mezzi, il bielorusso ha pensato bene di mettersi a ballare, cantare ed urlare “mafia, mafia”.
Quando sembrava che la situazione fosse destinata a tornare alla normalità, mentre un agente lo stava aiutando a salire sulla cabina, il camionista lo ha colpito con un pugno al torace. L’agente ha perso l’equilibrio e, dopo aver scontrato la portiera del tir, è caduto a terra (ha rimediato una contusione al ginocchio, una al torace, ma ha visto anche il suo cellulare andare in frantumi). Non contento, a quel punto, l’autista straniero gli ha sputato addosso e per lui sono scattate immediate le manette.
All’autoporto è intervenuta anche una Volante della polizia che lo ha accompagnato in Questura dove il trentaseienne ha continuato a dare in escandescenze. Dopo una notte in camera di sicurezza, questa mattina, l’uomo sarà processato per direttissima in tribunale.