Ciascuno per sè

Anche Bergeggi contro la fusione dei piccoli Comuni: “Nessun risparmio e disagi enormi”

Ill sindaco Roberto Arboscello ha presentato un ordine del giorno contro la proposta di legge di fusione obbligatoria dei Comuni sotto i 5 mila abitanti

roberto arboscello

Bergeggi. Anche Bergeggi si oppone alla fusione obbligatoria dei piccoli Comuni. In occasione del consiglio comunale del 30 aprile, il sindaco Roberto Arboscello ha presentato un ordine del giorno contro la proposta di legge di fusione obbligatoria dei Comuni sotto i 5 mila abitanti, proposta di legge già contestata da molti piccoli comuni della Val Bormida.

Nel suo ordine del giorno Arboscello ha rimarcato l’importanza dei Comuni e dei consigli comunali, quali strumenti di democrazia più vicini ai cittadini, che erogano i servizi alle persone oltre che entità fondamentale per la coesione sociale, la cura del territorio e la valorizzazione delle tradizioni.

Insieme alla sua giunta il primo cittadino si è impegnato ad adottare tutte le azioni possibili mirate a contrastare tale proposta di legge, facendosi interlocutore presso la Regione affinché anche questa abbandoni ogni disegno di fusione obbligatoria dei comuni e promuova invece la gestione associata dei servizi e le unioni volontarie.

“E’ da tempo che sostengo la necessità di sviluppare adeguate politiche di area tra comuni limitrofi, promuovendo ad esempio le associazioni volontarie di funzioni o la gestione associata di servizi pubblici laddove portino ad un migliore servizio per il cittadino e a reali economie – dice Arboscello – Sono invece contrario ad ogni forma di fusione obbligatoria, basata solamente sul criterio demografico che non può rappresentare il solo parametro per stabilire le dimensioni di un comune, in particolar modo di un comune turistico come Bergeggi che è calibrato sui 6 mila o 7 mila abitanti rispetto ai mille e 200 residenti. E’ ormai noto a tutti che con questo tipo di processo non si risparmia nulla e si creano disagi enormi per i cittadini. Chi propone e promuove questo disegno di legge è molto distante dal conoscere le realtà territoriali e le problematiche delle persone comuni”.

Tra gli altri punti all’ordine del giorno spiccano le conferme per quanto riguarda le aliquote Irpef, Imu, Tasi, l’approvazione del piano finanziario e relative tariffe per il servizio di raccolta rifiuti.

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