Indagine

Albenga, alunno disabile “minacciato” dalle maestre. Il preside: “Pura fantasia”

La denuncia ai carabinieri dei genitori di Francesco. Il dirigente scolastico: "Episodio mai avvenuto, siamo esterrefatti"

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Albenga. Una denuncia circostanziata ai carabinieri della stazione di Albenga da parte dei genitori di Francesco il bambino disabile, su un episodio avvenuto venerdì scorso alle scuole Paccini di Albenga.

Francesco era già finito alla ribalte delle cronache per il caso del problema all’ascensore della scuola, che gli impediva di accedere in classe. Ma quanto avvenuto all’intervallo per i genitori dell’alunno si tratta di un fatto grave: secondo il racconto di Francesco da tempo nella sua classe le maestre sono solite “affidare” dei ‘nomignoli’ agli studenti presi dai film. Una sorta di scherzo che a Francesco non sarebbe stato gradito, tanto che i genitori hanno scritto sul diario chiedendo alle maestre di chiamare il figlio con il proprio nome. A quel punto sarebbe scattata la “rappresaglia” delle maestre: all’intervallo il bambino sarebbe stato chiuso in aula, al buio, con le due insegnanti, la maestra della classe e l’educatrice che segue il ragazzo disabile, che hanno intimato a Francesco di non parlare ai genitori di quanto succede in classe, altrimenti ci sarebbero state ritorsioni sui voti.

“Francesco è rimasto terrorizzato e una volta uscito da scuola ci ha subito riferito tutto. Abbiamo dapprima cercato di parlare con le maestre e con la scuola ma senza troppa fortuna e poi abbiamo presentato denuncia ai carabinieri” raccontano i genitori.

Ora i carabinieri stanno indagando sull’episodio e ricostruendo quanto denunciato dai genitori di Francesco: sono già stati ascoltati alcuni testimoni. Nei prossimi giorni sarà sentito anche l’alunno disabile assistito da due psicologhe.

“Una follia il racconto e la denuncia” afferma a chiare lettere il preside della scuola Riccardo Badino: “Un episodio mai avvenuto, pura fantasia” ribadisce con rammarico. Dagli elementi in nostro possesso e dalle testimonianze raccolte posso affermare che una cosa del genere non è mai avvenuta”.

“Siamo tranquilli e non ci dobbiamo certo preoccupare: in caso di indagine siamo pronti a difenderci con l’Avvocatura dello Stato, con lo Stato chiamato a tutelare la scuola pubblica a certe calunnie e diffamazioni”.

“Una situazione davvero spiacevole che non fa bene alla scuola e non fa bene soprattutto a Francesco, dopo gli sforzi fatti per aiutare lo studente disabile. Posso capire le troppe incomprensioni con i genitori, ma arrivare a questi punti, con una denuncia…” conclude il dirigente scolastico albenganese.

Rammarico anche da parte di una delle insegnanti: “Nessuno ha segregato in classe al buio – chiarisce – le porta Paccini non hanno chiavi e i finestroni fan passare tutta la luce che si vuole… Come ha riferito il dirigente Badino sono fatti non esistenti e la scuola si tutelerà da falsità e calunnie”.

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