Provincia. “Che miope errore stanno facendo la Provincia e la Regione a sciogliere il corpo della polizia provinciale di Savona, perdendo invece l’occasione di ristrutturarlo e renderlo ancora più efficiente. Non può essere vero che l’esistenza del corpo non sia prioritaria, in una delle provincie più boscose e quindi con più ambiente naturale da difendere d’Italia”.
Così l’Enpa di Savona a proposito della soppressione del corpo di polizia provinciale, che (tra gli altri incarichi) ha anche il compito di tutelare l’ambiente di tutto il territorio.
“In una provincia assediata, non di più ma neppure meno di altre zone italiane, da un bracconaggio sempre più sfacciato che si spinge ormai ai margini degli abitati (Conca Verde a Savona), occorre invece rafforzare e specializzare il corpo – dice Enpa – Eventualmente riducendo il suo campo d’azione alla difesa della natura, dell’ambiente e degli animali che ne popolano i boschi e le acque. Un servizio efficace e moderno, che persegue chi viola le norme di legge, mantenendosi così con i proventi delle sanzioni e delle multe; e dia anche un valido aiuto, come già accade in altre regioni, alle associazioni animaliste impegnate nel soccorso degli animali selvatici feriti o in difficoltà, finora vergognosamente lasiato, a Savona, all’iniziativa dell’Enpa”.
L’associazione chiede che la giunta regionale di Toti e Mai (presidente ed assessore competente) “rinunci alla liquidazione del corpo ed alla dispersione delle professionalità in altri settori estranei all’esperienza, alla motivazione e alle competenze specifiche maturate in tanti anni di attività; solo così dimostrerà di voler difendere, oltre all’ambiente, anche la legalità di un paese civile, assaltato da un esercito di bracconieri”.