Cantico a domicilio

A Loano la campagna elettorale diventa una preghiera, e “Dio” è Angelo Vaccarezza

Ironia sulla giunta uscente: nella cassetta della posta di alcuni loanesi è arrivato il "Cantico delle (Ri)Candidature"

Loano. “Altissimo, onnipotente Angelone, tue sono la lode, la gloria, l’onore ed ogni benedizione… a te solo potentissimo si addicono… e nessun politico è degno di mettersi in competizione!”. Va bene è che un Angelo, ma forse questa Vaccarezza non se la aspettava proprio: essere paragonato addirittura a Dio è un “onore” che ben pochi politici hanno ricevuto, quantomeno in vita.

Che le elezioni siano un rito è un dato di fatto: salvo sorprese avvengono a scadenze regolari e comportano un lungo cerimoniale dato dalla scelta dei candidati, dalla campagna elettorale, dalle votazioni vere e proprie, dallo spoglio dei voti e dall’insediamento dei vincitori. Definirle un rito religioso, invece, è forse una forzatura (benché i candidati affidino parte della loro campagna elettorale ai cosiddetti “santini”). A Loano, però, le amministrative di quest’anno hanno assunto un certo tono poetico-mistico grazie al “Cantico delle (Ri)candidature” che in questi giorni è stato recapitato in forma anonima nelle cassette della posta di un gran numero di loanesi.

Il modello è il “Cantico di Frate Sole” di San Francesco d’Assisi, cioè il più antico testo poetico della nostra letteratura. Nell’originale, l’autore rivolge una lode a Dio creatore di tutte le cose che riempiono il mondo. Nella versione “riveduta e corretta”, il suo autore loanese (che si definisce umilmente “un suddito”) pone al centro di tutte le cose un certo “Angelone”, che ovviamente va identificato nell’ex sindaco Angelo Vaccarezza. Questa divinità in salsa loanese è l’entità che, grazie alla sua miracolosa intercessione, permetterà all’amministrazione del sindaco uscente Luigi Pignocca di governare altri cinque anni (da qui il titolo di “Cantico delle (Ri)candidature”).

Il “suddito” loda Vaccarezza: “Tu sia applaudito, mio capogruppo, insieme a tutte le creature che da te dipendono e specialmente fratello Luigi (Pignocca, ndr) il quale è come la luce del giorno e tu attraverso di lui illumini noi loanesi! Egli agisce ed opera con grande fulgore e con somma concretezza. Tu sia ringraziato per il consentirci di rieleggerlo per altri cinque anni ed insieme a lui tutte le sue ‘angeliche’ creature”.

Il “santo” successivo è il vice Remo Zaccaria“Il vice sindaco Remo che già nel nome porta il tempo al futuro del suo verbo: ‘faremo, costruiremo, assumeremo’…” e qui decidiamo di omettere il resto, dato che la “preghiera” scende nel personale.

Tocca poi all’assessore Luca Lettieri: “Il ‘pio’ Luca, che con la sua forza di volontà e il tuo aiuto (il riferimento è sempre a Vaccarezza, ndr) ha scacciato le tentazioni di Maddalena della prima ora e ha saputo risorgere più puro, pulito e profumato di prima così da potersi meritare l’onore di sedersi alla destra del Luigi quale vicesindaco”.

cantico ricandidature

Si prosegue con l’assessore all’urbanistica Vittorio Burastero“Il ‘renziano’ (nel senso del sostegno dello zio Renzo) Vittorio che grazie alla serafica virtù del tecnico ha saputo accontentare chi ha costruito e chi costruirà in deroga senza cedere alle lusinghe dei cittadini demoni in quel di Verzi e dei Mazzocchi”.

Il “suddito” ha una preghiera anche per l’assessore al bilancio Mauro Averame: “Il ‘verde’ di rabbia Mauro, bello e giocondo, robusto e forte, che ha sopportato sofferenti amicizie splendendo di chiare, preziose e belle manifestazioni di capacità contabili con l’aiuto di apparati ricetrasmittenti”).

C’è poi la consigliera di maggioranza Enrica Rocca, che secondo tanti in caso di vittoria potrebbe ottenere un incarico da assessore in conseguenza della nuova normativa sulle quote rose: “La diafana e traslucente Enrica che hai molto sostentato in passato irradiandola di luce nella soporosa notte dei consigli e che ora ti appresti a fornire anche di parola propria”. E ancora il capogruppo di Forza Italia Gianluigi Bocchio, definito “l’imperituro Gianluigi che mai hai privato del poter essere gaudente nelle cerimonie da te imbandite a più non posso per soddisfare la vista e la pancia”.

C’è anche il consigliere di maggioranza Agostino Delfino, che è vice presidente dell’Associazione Vecchia Loano che organizza il Carnevaloa (tornato quest’anno dopo cinque anni di interrruzione): “L’utile e umile Agostino che sul carro carnevalesco si appresta a beneficiare della messe di meritati e stimolati consensi forniti dal convertito Santino facendosi allegoriche benne dei seriosi potentati locali”.

Il “Cantico” si chiude con un’ultima lode ad “Angelone”: “Tu sia lodato, Angelone e beati siano quelli che si troveranno a rispettare le tue volontà perché loro saranno incoronati nel consesso consigliare”. E poi, rivolgendosi ai loanesi, un invito a non peccare votando altri: “Guai a quelli che oseranno votare altri perché essi si troveranno in situazione di peccato e tu onnipotente saprai condurli verso più miti comportamenti. Loanesi, lodate, sostenete, ringraziate e servitelo con grande umiltà perché egli ci dà nutrimento, ci mantiene. Bello e raggiante con grande splendore sopporta le vostre idee malsane di voler amministrare la città”.

Stabilire chi sia l’autore di questa “preghiera” è forse impossibile. C’è chi sostiene si tratti di qualche avversario politico e chi, più semplicemente, di qualche loanese scontento che ha voluto commentare in modo ironico e sarcastico il tentativo di bis messo in atto da Pignocca e dai suoi.

Al di là di queste supposizioni, la speranza è che chi amministrerà Loano nei prossimi cinque anni, lo faccia con spirito e animo “illuminati”. Magari proprio da luce divina.

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