Calcio

Youth League: il Chelsea è campione d’Europa

Lo speciale Settore Giovanile del ct Vaniglia

chelsea youth league

Il Chelsea si conferma miglior vivaio d’Europa vincendo la Youth League per il secondo anno di fila, rifilando un sofferto 2-1 a un robusto Psg, nonostante la giornata a secco del capocannoniere Tammy Abraham, 8 gol in 9 partite.

Contando che la Champions dei giovani è solamente alla terza edizione, quello dei Blues è un vero e proprio dominio: prima edizione al Barcellona, il 25 novembre 2014 i londinesi hanno perso la loro ultima gara nella manifestazione, contro lo Schalke, il 13 aprile 2015 hanno vinto 3-2 la finale con lo Shakhtar Donetsk, dopo aver umiliato la Roma di Alberto De Rossi, che arrivando in semifinale ha centrato il miglior risultato di un’italiana nella competizione, per poi perdere 4-0.

Quest’anno la squadra di Viveash ha vinto il girone con 14 punti, davanti a Dinamo Kiev, Porto e Maccabi, eliminando il Valencia ai rigori negli ottavi, l’Ajax nei quarti, e in semifinale l’Anderlecht (3-0), prima dell’atto finale col Psg (che aveva fatto fuori la Roma, nuovamente l’italiana a fare più strada).

Nella finale di Nyon il Chelsea parte forte, e si porta in vantaggio al 10′: angolo di Palmer, il più vivace in avvio, colpo di testa di Clarke-Salter, ribattuto sui piedi dell’altro difensore centrale, il nigeriano-canadese Tomori, che calcia in rete. E che giusto un minuto dopo va a sbilanciare in area l’ottimo Nkunku, l’uomo dei calci piazzati del Psg, angoli e punizioni: il rigore però lo va a calciare Augustin, la stellina della squadra, già a segno in Ligue 1, ma se nella semifinale col Real Madrid Zidane jr si era scansato, qui Collins intuisce e blocca. Delude anche l’altro talento offensivo dei parigini, il campione d’Europa U17 Edouard, il gol del pareggio lo firma nella ripresa Meite, l’unico a salvarsi del tridente: sinistro vincente da fuori area per il torello nato a Parigi che ha scelto la nazionalità ivoriana (e che ha già esordito coi grandi).

Neanche il tempo di festeggiare che il Chelsea si riporta avanti: dribbling e destro dalla lunetta per il fantasista Palmer, palla in rete. A quel punto Rodrigues butta nella mischia il numero 10 Ikone, altro campione d’Europa, che però sembra poco disposto a rinnovare il contratto, e dicono pure sia seguito dalla Juventus, che vorrebbe fare un nuovo colpo alla Pogba. Forse è per quello che parte dalla panchina, perché il talento è di quello che meriterebbe un posto in qualunque squadra giovanile: entra e semina scompiglio, colpisce un palo esterno, e prova a servire a Meite il pallone del pareggio. Che non arriva: Charlie Colkett, titolare già lo scorso anno in mediana, e stavolta pure capitano, può alzare la coppa. Chelsea in festa, tra i prati del curioso impianto di Nyon, sta diventando un’abitudine. Facile che chiedano ad Antonio Conte di portarseli in prima squadra, questi ragazzi: la squadra che ha ingaggiato l’attuale tecnico della Nazionale Italiana.

Paris Saint-Germain U19 – Chelsea U19 1-2 (0-1)

Marcatori: Tomori (C) al 10′ p.t.; Meité (P) al 13′ s.t., Palmer (P) al 16′ s.t.
Paris Saint-Germain U19 (4-3-3) Descamps; Gergen, Eboa Eboa, Doucoure, Toure; Bernede (40′ s.t. Giacomini), Demoncy, Nkunku; Edouard (17′ s.t. Ikone), Augustin (26′ s.t. Kanga), Meite. (Aggoune, Labissiere, Konaté, Zagadou). All. Rodrigues.
Chelsea U19 (4-2-3-1) Collins; Sterling, Tomori, Clarke-Salter, Aina; Mukhtar, Colkett; Maddox, Palmer (41′ s.t. Wakefield), Scott (14′ s.t. Mount); Abraham. (Baxter, Dasilva, Chalobah, Christie-Davies, Sammut) All. Viveash.
Note: al 12′ Collins (C) ha parato un rigore ad Augustin.

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