Finale L. Fino a qualche giorno fa l’unico “tiki taka” famoso nel mondo era quello di Pep Guardiola, rigorosamente “made in Barcellona” ed imitato su tantissimi rettangoli verdi. Adesso, suo malgrado, a fargli concorrenza c’è infatti quello di Finale Ligure.
Tutto nasce dal cartello comparso nella centralissima piazza Vittorio Emanuele che ricorda i divieti previsti dal regolamento di polizia urbana tra cui quello di giocare a calcio se non per “scambi ravvicinati rasoterra” e con “palloni leggeri”.
E così la notizia ha fatto il giro del web rimbalzando su tutte le prime pagine dei siti di informazione nazionali (La Stampa, Il Secolo XIX, TgCom24, BlitzQuotidiano, Today e molti altri). Negli ultimi giorni Finale è diventato il “paese dove è vietato fare i cross in piazza” (Corriere.it), quello dove “i vigili impongono il tiki taka” o il “Comune alla Guardiola” (Il Giornale).
Un biglietto da visita non proprio lusinghiero, ma comunque una pubblicità per il nome di Finale Ligure: gli amanti del calcio probabilmente sceglieranno altre mete, ma chi preferisce una vacanza rilassante e senza il rischio di essere colpito da una pallonata ha già trovato la destinazione ideale.