Savona. Nessuna conseguenza per i Comuni che hanno appaltato ad Ata la raccolta rifiuti: servizi e costi rimarranno invariati fino al 2020. A dirlo è l’azienda stessa, che così smentisce categoricamente quanto ipotizzato ieri da IVG, ossia che il “taglio” da 2 milioni di euro imposto dal Comune di Savona alla propria partecipata potesse in qualche modo avere ripercussioni sugli altri Comuni della Riviera.
La difficile situazione venutasi a creare a Savona (che pagherà il 20% in meno dell’anno scorso ma che, per bocca dell’assessore al Bilancio Luca Martino, ha già chiarito di aspettarsi servizi e livelli occupazionali invariati) verrà dunque affrontata con una riorganizzazione che riguarderà solo il comune capoluogo, senza intaccare quanto in essere altrove. “I contratti con i Comuni soci – precisa Ata – hanno tutti scadenza fine 2020, come previsto dalle disposizioni provinciali. I contratti hanno un capitolato da rispettare ed hanno un valore legato ad esso. Entrambi verranno onorati come è normale e giusto che sia“.
“E’ quindi falso – chiariscono dall’azienda – poter ipotizzare aumenti dei valori contrattuali, inerenti gli altri comuni soci, legati alle vicende di Savona“.