Da savona

“Più diritti del lavoro, meno voucher e politiche industriali coerenti”: Camusso lancia la linea Cgil fotogallery

Il segretario nazionale del sindacato è arrivato a Savona per i 115 anni della Camera del Lavoro: "Strutture essenziali"

Savona. “Essenziali”. Così, proprio in occasione della festa per i 115 anni di quella di Savona, il segretario nazionale della Cgil Susanna Camusso ha definito le Camere del Lavoro.

Il segretario nazionale è arrivata nella sala chiamata del Porto intorno alle 10,30 per partecipare all’incontro organizzato dalla Cgil savonese: “Sicuramente Savona è una città in trasformazione che attraversa alcune difficoltà e che paga l’assenza di un indirizzo di politica industriale nel paese in generale, ma anche di una stasi delle scelte che riguardano la Regione. Tutto questo però ci dice che le camere del lavoro sono essenziali e continua ad esserci un grande bisogno di sindacato” ha esordito Camusso.

Il segretario nazionale della Cgil ha voluto spendere qualche parola sull’iniziativa che il sindacato sta promuovendo attivamente in queste settimane: “La Cgil lancia una campagna a sostegno di una legge ad iniziativa popolare che è la Carta dei Diritti Universali del Lavoro a cui affianchiamo dei quesiti referendari che hanno come obiettivo l’eliminazione dei voucher, la reintroduzione della piena responsabilità solidale in tema di appalti e la nuova regola per il reintegro in caso di licenziamento illegittimo”.

“Mi pare che sia evidente che c’è un grande bisogno di diritti del lavoro, di ricostruzione di un punto di unità del mondo del lavoro e la nostra proposta della Carta dei diritti guarda esattamente in quella direzione: come avere un futuro che non scarichi sul lavoro e sui lavoratori tutte le conseguenze della crisi, ma anche come avere un futuro che riporti al centro il valore del lavoro che è l’unico creatore di ricchezza” prosegue Camusso.

In tema di voucher, il segretario nazionale è molto critico: “E’ evidente che è un abuso quando ci sono milioni e milioni di voucher che improvvisamente compaiono vuol dire che hanno sostituito del lavoro regolare, che hanno determinato la sommissione di una parte dell’economia e quindi è bene cancellare tutto ciò che genera sommissione invece che trasparenza del lavoro e delle sue condizioni”.

Alla domanda su Tirreno Power e sul futuro del porto di Savona, Camusso taglia corto: “Torniamo esattamente al tema iniziale: ci sarà un momento, e noi continuiamo a lavorare per questo, in cui si determinano delle politiche industriali e delle scelte coerenti anche da parte delle regioni anche perché questo è il nodo dello sviluppo del nostro paese”.

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