Crisi

Piaggio, Fiom Cgil si appella alle istituzioni: “La situazione è paradossale”

"Ci sono commesse e prodotti ma i lavoratori sono sospesi in cassa integrazione per scelta unilaterale"

andrea pasa fiom sv piaggio aero
Foto d'archivio

Villanova d’Albenga. Giovedì scorso le segreterie provinciali dei metalmeccanici della provincia di Savona, unitamente alle Rsu dello stabilimento di Villanova d’Albenga, hanno inviato alla “politica” ligure e nazionale una lettera in cui viene denunciata la situazione in cui versano l’azienda e i lavoratori della piaggio Aerospace.

Andrea Pasa, segretario generale della Fiom Cgil savonese, spiega: “Abbiamo l’urgente necessità di capire come il ministero della difesa e la presidenza del consiglio stiano ‘esercitando i poteri speciali contenuti nella Golden Power’ in cui è inserita Piaggio dallo scorso aprile del 2014, per le attività che a Villanova di Albenga si progettano, si sviluppano e si producono sia in campo motoristico che velivolistico”.

“L’urgenza – prosegue Pasa – è dettata da una situazione paradossale. Ci sono commesse e prodotti ma i lavoratori (oggi circa 500 sui 1.300 totali) sono sospesi in cassa integrazione per scelta unilaterale del management aziendale. E’ necessario un intervento del governo ora, e non tra qualche settimana, a garanzia e salvaguardia del percorso tracciato nell’accordo del 2014, sottoscritto proprio in sede governativa”.

“Inoltre – aggiunge – nei giorni scorsi abbiamo ricevuto dai funzionari del Mise la bozza del verbale di riunione dell’ultimo incontro che abbiamo effettuato il 12 febbraio 2016. Abbiamo chiesto come Fiom delle modifiche che sono state tutte accettate: verbale in cui l’azienda a detta del proprio amministratore delegato si è nuovamente impegnata sulle questioni di budget 2016 e ha nuovamente comunicato la volontà di proseguire sulle linee guida dell’accordo del 2014 e del piano industriale su cui si fece la discussione proprio a giugno 2014”.

“Auspichiamo che ciò che l’amministratore delegato si è impegnato a fare sia ciò che realmente lo stesso amministratore delegato e la proprietà metteranno in campo, scongiurando quindi di perdere per strada attività e programmi fino ad oggi presenti in Piaggio che sono il fondamento di tutte le intese fino ad oggi sottoscritte – sottolinea il segretario della Fiom Cgil -. Si deve prevedere, prima dell’incontro già calendarizzato al ministero per il prossimo 22 aprile, ulteriori passaggi tra la ‘politica’, che sta seguendo la vicenda da molto vicino, almeno come ci dicono da mesi, e i lavoratori le organizzazioni sindacali, con l’obbiettivo di chiarire temi fondamentali per affrontare la trattativa avendo elementi certi e soprattutto in linea con gli impegni sottoscritti da governo, azienda e lavoratori, che in ogni caso dovranno prevedere gli attuali livelli occupazionali di Piaggio e quelli presso la Laerh”.

“Se non il governo italiano direttamente – conclude Pasa – chi può e deve tutelare attività e prodotti ‘definite strategiche per il Paese’ proprio dall’attuale presidente del Consiglio e dal Ministro della difesa solo due anni fa?”.

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