25 aprile

Festa della Liberazione: le celebrazioni nel savonese fotogallery

Savona. Cerimonie solenni nei comuni del savonese in occasione delle celebrazioni per il 25 Aprile – Festa della Liberazione. Numerosi gli appuntamenti nelle piazze delle diverse località, con il tradizionale raduno e corteo con autorità militari e civili: in prima fila le associazioni partigiane con la tradizionale deposizione della corona di allora in memoria dei caduti.

A celebrare la Festa della Liberazione sono state coinvolte numerose scuole e ragazzi, protagonisti della giornata.

Ecco il discorso tenuto dalla classe iii ab primaria di cengio in occasione della commemorazione 25 aprile presso cimitero di altare.

Buongiorno,
siamo alcuni bambini della classe III AB della Scuola Primaria di Cengio, presentiamo il lavoro che tutti assieme abbiamo preparato.
Ringraziamo il Gruppo Nazionale Leone di San Marco, Marina Militare Sezione Nord Ovest, che ci ha invitati, perché sono stati gentili nei nostri confronti e soprattutto dato la possibilità di prendere conoscenza di importanti aspetti e luoghi vicino a noi, che altrimenti li avremmo ignorati.
Ci siamo documentati, leggendo, ascoltando, analizzando, scoprendo molte notizie.
Questo cimitero è stato “eretto”, in seguito a numerosi scambi di lettere e documenti, “per accogliere tutti quelli caduti combattendo…TUTTI!”
Gli uomini riuniti il 2 Settembre 1944, e per tutti citiamo il Generale Farina, hanno progettato di attuare questo fatto.
Attenti, intelligenti, rispettosi, ma anche molto coraggiosi, hanno deciso, in quel difficile momento, di seppellire nello stesso cimitero senza distinzione di nazionalità e grado, persone cadute che erano di diversa idea politica anche contrastante.
Da questo fatto impariamo che siamo TUTTI UGUALI ed importanti nello stesso modo, la morte sceglie e noi non abbiamo scampo, quindi di fronte a questo fatto nessuno è diverso dall’altro.
La guerra ci fa capire che l’uomo dentro di sé, a volte, è anche cattivo, non è onesto e vuole conquistare ciò che non è suo, dando terrore agli altri.
Naturalmente ci fa stare male e da questo dobbiamo imparare che la violenza non risolve nulla, ragionando scopriamo che le più “piccole guerre”, anche personali, portano solo ad incomprensioni.
Questo luogo è costituito da quattro aree, un battaglione di Croci Bianche suddivise ed intitolate a San Francesco, Santa Caterina, Sant’ Enrico, San Rocco.
Le tre grandi croci rappresentano il calvario e sull’altare è posta la Madonnina del Buròt a protezione del cimitero stesso.
Il Professor Sarno, Comandante dell’allora Ospedale Militare, ordinò a Nevio Michelon, soldato padovano della Divisione San Marco, intagliatore, di scolpire questa Madonnina che è un bellissimo basso rilievo in legno. Il suo nome è dato dal monte che sovrasta la cittadina di Altare.
All’entrata è evidente la parola RISORGERANNO, questo termine veramente appropriato ci trasmette una sensazione di sollievo per l’idea di una rinascita e di forza per diventare migliori osservando le tracce del loro esempio.
Chi riposa in questi campi, per la maggior parte, sono persone conosciute perché, con se, avevano i documenti, quindi sulle croci e sulle lapidi sono scritti i loro nomi. Alcuni però sono tumulati senza sapere chi siano, in quanto c’è chi è stato rinvenuto senza certificazioni, forse perché defraudate per far sì che la loro identità venisse cancellata.
Gesto veramente ignobile perché togliere il nome ad una persona è quanto di peggiore si possa fare; ciascuno ha il diritto al rispetto e ad essere riconosciuto, nel bene e nel male, da tutti.
In questa occasione rivolgiamo al Signore un pensiero per chi ha combattuto in tutte le guerre, in modo che il loro ricordo rafforzi in noi, prepotentemente, l’ideale della PACE.
A conclusione di questa riflessione, come abbiamo già fatto in altre occasioni, lanciamo un pensiero per i Marò Salvatore Girone e Massimiliano La Torre, purtroppo da anni prigionieri dell’India.
Vorremmo con tutto il cuore che il nostro Governo si prodigasse, veramente, per far sì che a breve termine vengano liberati.
A loro inviamo un caloroso abbraccio ed un grosso bacione.
Buona festa a tutti voi!

25 aprile 2016

E ad Altare, 71 anni dopo, per il 25 Aprile si è svolta la cerimonia al Cimitero Militare delle Croci Bianche, con la partecipazione delle Associazioni Combattentistiche, degli Arditi Incursori Marinai, dei San Marco, dei Paracadutisti d’Italia, del Gruppo Nazionale Leone di San Marco e del Gruppo Fucilieri di Marina San Marco. Presenti le Autorità Locali, il Sindaco di Altare, il consigliere regionale Angelo Vaccarezza, i due Marescialli dell’Arma dei Carabinieri della Stazione di Altare. Con questa cerimonia molto commovente, scandita dall’Inno d’Italia, dall’Inno del Piave e da qualche marcia militare che proviene dal nostro passato storico, si è voluto ricordare tutti i nostri caduti. Nel cimitero militare, voluto dal Generale Farina, comandante della Divisione San Marco, sono ricordati i caduti sia tra i militari della R.S.I. che tra i partigiani.

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