Stella. “Se Sandro Pertini fosse stato vivo, Matteo Renzi non sarebbe mai diventato presidente del consiglio”. A sostenerlo è il presidente del consiglio regionale e rappresentante della Lega Nord Francesco Bruzzone.
Questa mattina Bruzzone e gli altri consiglieri regionali si sono recati a Stella, città natale di Pertini, per prendere parte ad una riunione solenne del parlamento della Liguria. Quella di portare “sul territorio” il consiglio è una decisione presa proprio da Bruzzone in occasione della festa della Liberazione del 25 aprile.
Nelle intenzioni della Regione, l’iniziativa di oggi dovrebbe diventare una costante dei prossimi anni: “Partiamo da qui perché ha un significato forte, il collegamento con Sandro Pertini – ha spiegato Bruzzone – quest’anno poi è l’anno delle celebrazioni pertininiane, per le quali abbiamo anche fatto in Regione una legge speciale”. Questo infatti è l’anno del 120 anniversario della nascita di Pertini, avvenuta il 25 settembre 1896.
A distanza di 26 anni dalla morte del “presidente della Repubblica più amato dagli italiani”, Bruzzone si lascia andare ad una riflessione e ipotizza quale sarebbe stata la reazione di Pertini di fronte alla “salita al potere” dell’attuale premier Matteo Renzi.
“Come politico e non come presidente del consiglio regionale – puntualizza Bruzzone – penso che se il presidente Sandro Pertini tornasse in vita oggi non avrebbe mai consentito di avere un presidente del consiglio non eletto della gente. Sarebbe intervenuto col suo tipico modo di fare, che in certi casi era anche piuttosto irruento”.
Una bocciatura in piena regola che non arriva soltanto da un “avversario politico” di Renzi attuale, ma anche da un presidente della Repubblica membro del partito socialista e che quindi avrebbe avuto più di un punto di contatto con l’attuale capo del Governo.