Abbreviato

Arrestato per aver picchiato la convivente con un pugno al volto: condannato

L'episodio risale ai primi di febbraio, al termine dell'ennesima lite

Palazzo di Giustizia (Tribunale) di Savona

Savona. E’ stato condannato a due anni di reclusione P.R.R., il 33enne paraguaiano residente a Calice Ligure che ai primi di febbraio era stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di maltrattamenti in famiglia nei confronti della convivente.

Al termine dell’ennesima lite, l’uomo aveva colpito la donna al volto con un violento pugno. La donna, caduta a terra, era riuscita poi ad allertare i carabinieri, che sono intervenuti nell’abitazione: il compagno della donna, in evidente stato di ebbrezza alcolica, era stato così tratto in arresto, anche perché non sarebbe il primo episodio di maltrattamenti tra le mura domestiche. La convivente aveva dovuto ricorrere alla cure del pronto soccorso dell’ospedale Santa Corona: per lei 15 giorni di prognosi.

La donna aveva raccontato ai militari le vessazioni e le violenze subite cominciate alla nascita della figlia di sei anni nata dalla loro relazione sentimentale. Il convivente, spesso in stato di alterazione per assunzione di sostanze alcoliche, aveva picchiato la donna anche davanti alla figlia.

In occasione dell’interrogatorio di convalida del fermo, l’uomo aveva cercato di giustificarsi spiegando di “averla colpita con degli schiaffoni, con la mano aperta e non con il pugno come avrebbe fatto con un uomo”. Spiegazioni che, ovviamente, non avevano affatto alleggerito la sua posizione. Di qui la scelta del giudice di convalidare l’arresto e lasciare l’uomo in carcere.

Questa mattina P.R.R. è stato processato in tribunale a Savona con rito abbreviato e condannato a due anni di reclusione.

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