Tassa frettolosa

A Savona è caos Tari, cittadini furiosi: “Cifre folli, uffici intasati e orari assurdi”

Tra le varie segnalazioni scegliamo la storia di Giancarlo: "Nella mia Tari due errori, ho preso apposta permesso ma hanno tolto i numeri dopo 30 minuti..."

Savona. Lo sportello apre alle 14.30 e chiude alle 16.30. Gianfranco (nome di fantasia) prendere un pomeriggio di permesso dal lavoro per recarsi in Comune a causa di un errore nella Tari appena ricevuta. Arriva alle 15.10 e si mette in coda. Una lunghissima coda: davanti a lui decine e decine di persone, c’è ressa già nell’ingresso. Alle 16 il timore di “non farcela” a passare in tempo diventa una certezza, sancita poco dopo dalla rivelazione: “Abbiamo tolto i numeri alle 15”.

Apriti cielo: lo sconcerto dei cittadini, già imbufaliti per gli importi ritenuti folli e per i tempi strettissimi (gli arrivi stanno arrivando in questi giorni, e c’è tempo solo fino al 18 aprile), si trasforma in rabbia vera e propria. Alla redazione di IVG iniziano ad arrivare telefonate, messaggi whatsapp, foto su Facebook. “Ufficio tributi del Comune di Savona, è il delirio” è il commento più diffuso: le voci sono tante, e tutte critiche.

Tra queste appunto Gianfranco, che ha chiamato IVG dopo aver scoperto di aver preso permesso dal lavoro e fatto 50 minuti di coda per nulla (i numeri erano già stati tolti mezz’ora dopo l’apertura): prendiamo ad esempio il suo caso perché è emblematico delle varie segnalazioni ricevute. “Sono andato in Comune perché nella mia Tari ci sono due errori – ci racconta – mi è stato chiesto di pagare anche il 2015, che però ho già pagato con tanto di ricevute, e mi è stata attribuita una tariffa per 4 occupanti, quando io vivo da solo. In totale mi trovo a dover pagare 649 euro per una casa di 55 mq… guadagno 860 euro al mese, come faccio?“.

caos tari

Un altro caso di “stangata”, a pochi giorni da quello del bar che ha ricevuto una Tari di 2249 euro. Giancarlo però grida all’errore, e a quanto pare problemi simili sono capitati purtroppo a molti altri. E ad aggiungersi agli errori “singoli” ce n’è uno che riguarda indistintamente tutte le cartelle, ossia la mancata indicazione del 5% di contributo provinciale. Contributo che però è stato correttamente conteggiato. Il risultato è un importo totale “inspiegabilmente” superiore alle voci riportate: inevitabili dunque le richieste di chiarimenti da parte di chi non capisce “da dove sbuchino” quegli euro in più.

“Le decine di persone davanti a me lamentavano tutti qualche errore di calcolo, o nel numero degli occupanti – spiega Giancarlo – ed erano lì proprio per chiedere una verifica. Ma sembra impossibile: gli orari d’apertura sono ridotti, e parlare al telefono è un’impresa, io ho provato a fare decine di chiamate senza mai farcela”. E per provarlo invia addirittura gli screenshot fatti da cellulare, che mostrano ben 15 tentativi andati a vuoto, in un caso con un tempo d’attesa superiore ai 7 minuti.

Negli uffici di via Manzoni 10, in effetti, è possibile recarsi solo lunedì e mercoledì mattina (orario 9-12) ed il martedì dalle 14.30 alle 16.30. Non va meglio al telefono: si può chiamare solo dalle 8 alle 9 del mattino e dalle 12 alle 13. Otto ore alla settimana di sportello, dieci di reperibilità telefonica: orari forse sufficienti in condizioni normali, ma assolutamente inadeguati di fronte a un’autentica “ondata” dovuta all’anticipo della prima rata al 18 aprile. Difficile dare colpe agli addetti quando tutte le richieste, tutto il lavoro si concentrano in pratica in una settimana: alla faccia del “tour de force”…

Più informazioni
leggi anche
caos tari
Caos
Tari, Arecco fa ironia: “Savonese, paga e taci”
Tari savona
Politica
Savona, scontro sulla Tari. Martino replica a Diaspro: “Manco conosce la materia”

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.