Vado Ligure. “Chiediamo al presidente, al consiglio regionale e a tutti i capigruppo, di poter condividere un ordine del giorno concernente il sito Bombardier Transportation di Vado Ligure, da ritenersi strategico per il territorio comunale, provinciale, regionale e nazionale”.
E’ questa la richiesta avanzata questa mattina ai componenti del consiglio regionale dai delegati sindacali della Rsu della Bombardier di Vado Ligure, che questa mattina hanno manifestato davanti alla sede della Regione.
Un’iniziativa simile è stata presa dai consiglieri Pd Raffaella Paita, Giovanni Lunardon, Luigi De Vincenzi, Luca Garibaldi, Sergio Rossetti, Giovanni Barbagallo, Valter Giuseppe Ferrando, Juri Michelucci, che nei giorni scorsi avevano presentato un ordine del giorno sullo stato dell’arte dell’azienda vadese da discutere proprio nella seduta di oggi. Tra le questioni più critiche lo stato occupazionale e gli investimenti sull’azienda.
L’ordine del giorno, votato all’unanimità, è il secondo intervento politico che riguarda la Bomrbardier che viene portato in discussione in Regione. Due mesi fa anche il MoVimento 5 Stelle aveva presentato in consiglio regionale un’interrogazione sullo stabilimento di Vado Ligure: “Come MoVimento 5 Stelle abbiamo riaffermato la nostra totale vicinanza ai lavoratori di Bombardier, in un momento molto delicato per l’azienda – spiega il consigliere Andrea Melis – Si tratta di una società strategica per l’alto valore aggiunto tecnologico e il suo ruolo decisivo nel valorizzare la mobilità sostenibile su rotaia, uno dei punti chiave del programma del MoVimento. Ma il nostro impegno non si ferma qui e continueremo a monitorare da vicino la situazione per sostenere, in ogni sede istituzionale, le istanze dei lavoratori, primo e fondamentale tassello umano e produttivo per far tornare a crescere Bombardier e, con essa, la Liguria”.
Con il loro intervento di oggi i rappresentanti del Partito Democratico hanno chiesto un intervento politico che possa incentivare lo sviluppo sostenibile dei trasporti e garantire occupazione e continuità di reddito ai lavoratori, che si ritrovano in un perdurante stato di ammortizzatori sociali.
Si tratta delle stesse preoccupazioni sottolineate nella lettera inviata dall’Rsu dell’azienda, che pertanto chiede “al consiglio regionale di impegnarsi verso le istituzioni nazionali per l’obiettivo comune della sopravvivenza del sito”.