Loano. E’ destinata a naufragare del tutto l’esperienza dell’Unione dei Comuni “Riviera delle Palme e degli Ulivi”, il sodalizio che avrebbe dovuto riunire Loano, Borghetto, Toirano, Boissano, Balestrino, Pietra Ligure, Tovo San Giacomo, Giustenice, Magliolo e Borgio Verezzi e che invece si è sciolto a meno di un anno dalla sua istituzione.
Dopo l’uscita (non priva di polemiche) di Pietra, Borgio, Borghetto, Giustenice, Magliolo, Tovo e Balestrino avvenuta a ottobre dello scorso anno, gli unici Comuni a restare all’interno dell’Unione sono stati Loano, Toirano e Boissano. Le amministrazioni dei tre paesi si erano dette disponibili a portare avanti l’esperimento avviato a metà del 2014 con l’obiettivo di ottimizzare fondi e personale di ciascun paese e migliorare i servizi ai cittadini attraverso la messa a sistema delle risorse.
I tre Comuni potevano contare su alcuni elementi a favore delle loro intenzioni: la vicinanza geografica che avrebbe reso più facile portare avanti iniziative di respiro comprensoriale; la complementarietà delle inclinazioni (con Loano meta balneare di prestigio e Toirano e Boissano in grado di accontentare chi preferisce “i monti” al mare); l’esistenza di pregressi accordi di collaborazione tra le tre amministrazioni (come ad esempio l’unico gruppo intercomunale di protezione civile).
Nonostante questi elementi, qualcosa non ha funzionato e così a breve i tre consigli comunali porteranno in discussione lo “scioglimento dell’Unione dei Comuni”. Il primo a farlo, domani sera, sarà quello di Toirano, ma poi toccherà anche a Boissano e Loano.
Una volta ultimato questo processo, il progetto di costituire una delle più ampie Unioni della Liguria si chiude definitivamente. Un fallimento, questo, che ha lasciato in bocca soprattutto al sindaco di Loano Luigi Pignocca, da sempre strenuo sostenitore dell’idea e tra i più “arrabbiati” per la scelta di sette dei dieci membri di tirarsi indietro.
In occasione dell’ultimo consiglio dell’Unione, svoltosi a ottobre, Pignocca aveva detto: “Mai avrei pensato che saremmo arrivati a questo punto. Anche perché credo che certi passi si sarebbero potuti ponderare meglio. Ora l’Unione sarà portata avanti da Loano, Toirano e Boissano. Ma la porta non è mai chiusa del tutto. Anche perché così come sono adesso, i Comuni sono destinati ad avere vita breve”.