Savona. Largo ai giovani. E la Fondazione Agostino De Mari lo farà presto. A fine mese si gioca la partita per l’assegnazione della poltrona al vertice dell’ente savonese. Scalda i muscoli Federico Delfino, stimato docente universitario e delegato del Rettore dell’Università di Genova per la gestione del Campus. Ha anche ricoperto l’incarico di consigliere comunale per Forza Italia. Ma va anche precisato che da tempo abbandonato la politica attiva. C’e’ anche Gianluigi Granero, presidente regionale Legacoop Liguria. Pure il figlio dell’ex procuratore capo Francantonio Granero, è in pole position. Ed avrebbe anche buone probabilità di successo.
E così l’era dell’avvocato Roberto Romani alla presidenza della De Mari è agli sgoccioli. Grandi manovre in corso nella sede di corso Italia, ma soprattutto all’esterno nei “palazzi che contano”. Le istituzioni sono state invitate ad indicare i nominativi prescelti per far parte del nuovo Consiglio generale di indirizzo. Si tratta come noto di un organismo formato da dieci rappresentanti: due indicati dal Comune di Savona, due dalla Provincia, tre dalla Camera di Commercio e uno dal vescovo Vittorio Lupi. Altri due saranno cooptati invece dal vecchio Consiglio al proprio interno. Solo la Provincia ha già designato i suoi delegati. Sono l’ex sindaco di Vado, Attilio Caviglia e l’avvocato Simona Perrone, ex docente nella scuola di polizia penitenziaria di Cairo.
Poi sarà il nuovo Consiglio d’indirizzo ad eleggere presidente e Cda e Delfino sembra davvero essere la persona più indicata a subentrare al presidente Romani che in seno alla Fondazione Carisa ha prestato servizio per 9 anni da vice e 10i sulla poltrona più importante.