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“Fabbriche Aperte” riparte dall’Infineum di Vado e si prepara a diventare “regionale” fotogallery

L'assessore regionale Ilaria Cavo ha annunciato di voler estendere il progetto dedicato ai ragazzi "made in Savona" all'intera Liguria

Vado L. L’iniziativa “Fabbriche aperte” riparte oggi, per l’edizione 2016, dall’Infineum di Vado Ligure e, guardando al futuro, è pronta ad allargare i propri confini. Per la prima uscita stagionale del progetto lanciato dall’Unione Industriali di Savona e dalla Camera di Commercio era presente infatti l’assessore regionale Ilaria Cavo che ha annunciato di voler estendere Fabbriche Aperte a tutto il territorio regionale.

“Fabbriche Aperte rientra in un progetto di orientamento sostenuto da Regione Liguria. E’ partito dalla provincia di Savona grazie all’Unione Industriali, ma insieme a loro vogliamo estenderlo dal prossimo anno a tutta la regione. L’input che ho dato è questo e sicuramente Regione Liguria farà la sua parte, colgo l’occasione per chiedere a tutte le aziende liguri di fare la loro. Penso che serva avvicinare sempre di più il mondo della scuola a quello delle imprese e sensibilizzare anche le imprese nel percorso di orientamento dei ragazzi” ha spiegato l’assessore regionale.

“Oggi i ragazzi vedranno che cos’è un’azienda chimica di alto livello, ricordiamoci che siamo in un’azienda che esporta in tutto il mondo, che è leader mondiale visto che un veicolo su tre ha questi additivi per carburanti. E’ un’azienda di altissima innovazione legata alla ricerca, alla sicurezza e alla tutela dell’ambiente quindi oggi i ragazzi conosceranno un vero e proprio gioiello che ha avuto la sensibilità di aprirsi per ospitare i ragazzi” ha spiegato Cavo che ha aggiunto: “I momenti di alternanza scuola-lavoro devono essere incentivati ed estesi. Ad esempio, per quanto riguarda Regione Liguria, abbiamo appena portato in giunta un protocollo con Bosch che garantisce un esperimento di questo tipo e posti e stage per i ragazzi”.

L’assessore regionale ha sottolineato l’importanza di iniziative simili: “Io credo che serva far capire di che cosa c’è bisogno nel mondo del lavoro: da Savona è stata segnalata una carenza di ingegneri elettrici e chimici. Sono informazioni che bisogna far conoscere ai ragazzi perché devono sapere che ci sono delle figure dove le opportunità di occupazione sono più forti. Mancano i diplomati negli istituti professionali e questi sono segnali che bisogna dare, ma credo che anche una visita mirata dove si può toccare con mano cos’è una realtà produttiva possa far scattare in loro, anche se sono piccoli, l’idea che andare in un’azienda di questo tipo può essere una prospettiva di studio importante”.

Alla visita nello stabilimento Infineum di Vado hanno partecipato due classi dell’Istituto comprensivo di Finale Ligure che sono stati accolti, oltre che dall’assessore Cavo, da Enrico Bertossi, Site Manager di Infineum, e Alessandro Berta, direttore dell’Unione Industriali di Savona.

Proprio il direttore di stabilimento Enrico Bertossi non ha nascosto l’entusiasmo che accompagna il progetto: “Credo che Fabbriche Aperte sia un’iniziativa estremamente importante sia per le aziende, perché abbiamo modo di farci conoscere, e per i giovani che hanno la possibilità di riempire il vuoto che esiste troppo spesso tra il mondo della scuola e quello del lavoro”

“Infineum ha aderito sin dall’inizio, i numeri continuano a crescere e questo progetto credo possa essere considerato un’eccellenza di Savona. La figura tecnica è sempre più ricercata così come è importante anche acquisire una certa internazionalità, ovvero la capacità di relazionarsi in inglese ed interfacciarsi con altri paesi. Personalmente è la mia prima esperienza di Fabbriche Aperte come direttore di stabilimento, ma per quello che ho sempre visto i ragazzi hanno sempre recepito bene questo genere di iniziativa. Recentemente abbiamo iniziato ad avere dipendenti Infineum che hanno partecipato alla prima edizione di Fabbriche Aperte” conclude Bertossi.

Soddisfatto per il successo che continua a raccogliere Fabbriche Aperte anche Alessandro Berta: “Alcune aziende sono new entry, altre sono conferme come Infineum che è con noi dall’inizio di questa iniziativa ed è una delle reltà più importanti del nostro territorio: teniamo conto che ha un export da più di 700 milioni di euro, ovvero quasi la metà di quello della Provincia di Savona e più o meno un ventesimo di quello ligure”.

“Fabbriche Aperte è importante e la dimostrazione che iniziative di questo genere servono è il successo che hanno avuto le prescrizioni agli istituti tecnici in Veneto che è la Regione dove c’è la minore incidenza di disoccupazione giovanile. Per la nostra provincia è fondamentale dare una mano ai genitori e ai ragazzi nella scelta delle superiori e quindi occorre conoscere le realtà e cosa si fa nelle aziende. Per noi è essenziale Fabbriche Aperte perché coprire il turnover delle nostre aziende abbiamo bisogno di ragazzi bravi e tecnici”.

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