Proposta

Varazze, stop al cemento e al consumo del suolo: monito del M5S al sindaco Bozzano

Meteo Nuvole Varazze 25 novembre 2015

Varazze. “Nel programma del sindaco Bozzano lo stop al consumo del suolo c’è e ora aspettiamo i fatti”. Questa la presa di posizione del M5S varazzino: “Noi sappiamo che in politica spesso tutto si dice e il contrario si fa, ma vogliamo ancora una volta essere propositivi e dare la possibilità a questa giunta di dimostrare che le sue parole sono sincere e questa amministrazione è diversa dalle precedenti”.

“Ecco allora la nostra proposta: la nuova cementificazione prevista dal cosiddetto Piano Casa di Toti e della regione Liguria comporta la deroga, cioè l’aggiramento, di quanto previsto dai comuni anche coi loro piani regolatori. Il Piano però prevede la possibilità per i comuni di limitare questa imposizione per alcune zone del territorio comunale e di rallentare o fermare la corsa alla speculazione edilizia (vedi retroporto e le sue case da 50 mq). Per farlo, il comune ha tempo 60 giorni dall’approvazione della legge, cioè fino al 7 marzo. Se non farà nulla, il piano sarà pienamente operativo” spiega il M5S di Varazze.

Visto che nulla è stato detto o fatto fino ad oggi rispetto a questa importante possibilità dataci dalla Regione, abbiamo voluto stimolare l’attenzione di questa amministrazione e depositato una nostra proposta che, giocando con le parole, diciamo che derogherebbe le deroghe del piano casa: la limitazione delle aree di intervento del piano casa, per difendere il suolo e restituire al PUC la sua valenza; la limitazione dei frazionamenti residenziali, per contenere il già spropositato numero di unità immobiliari; infine, una non meno importantissima determinazione di una superficie minima dell’immobile (70 mq) che favorirebbe la residenza effettiva delle persone e non l’immissione sul mercato di inutili e dannose nuove seconde case”.

“Ricordiamo che a Varazze ci sono circa 13.000 unità immobiliari e 13.000 residenti, che continuare a costruire o ampliare le case esistenti porta a indebolire la legge della domanda e dell’offerta; che alla perdita di valore del mercato immobiliare si sommano i rischi di sempre maggiori danni alluvionali; che il cemento non abbellisce, ma imbruttisce e rende meno appetibile la nostra cittadina a vocazione turistica”.

“Non sarà certo necessario ricordare al sindaco il suo programma elettorale e le sue promesse, ma il tempo passa e non sta succedendo nulla. Passeranno i 60 giorni in silenzio oppure la giunta coglierà per tempo la chance data dalla regione per limitare il consumo del suolo e mantenere l’autonomia urbanistica della città? Noi il nostro l’abbiamo fatto. Ora tocca all’amministrazione decidere : ” Padroni a casa nostra oppure ospiti di Toti?” conclude ironicamente il M5S varazzino.

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