Genova. Francesco Bruzzone, Sandro Biasotti e Tirreno Bianchi. Sono questi i nomi degli ex consiglieri comunali della Liguria che oggi hanno ricevuto l’avviso di conclusione indagini relativamente all’inchiesta sulle “spese” pazze della Regione per i rendiconti relativi al biennio 2008-2009.
Dopo Casté, Gasco e Bonello, che sono gia stati rinviati a giudizio, il sostituto procuratore Massimo Terrile ha chiuso le indagini a Bruzzone, consigliere leghista oggi presidente dell’assemblea legislativa regionale, all’ex presidente Biasotti e al consigliere Bianchi. Sono tutti indagati per peculato.
Le spese contestate a Bruzzone sono di circa 78 mila euro per due anni per spese di viaggi e ristoranti. Le somme contestate a Sandro Biasotti sono minori: 11 mila euro per i primi sei mesi del 2008, prima che l’ex governatore diventasse parlamentare e lasciasse l’incarico in via Fieschi. Settantamila euro sono contestati al presidente della compagnia Pietro Chiesa Tirreno Bianchi all’epoca consigliere per il partito comunista dei lavoratori.