Carico "stupefacente"

Savona, fermato con 404 chili di hashish in porto: autista patteggia fotogallery

Nei guai era finito un camionista ucraino: la droga arrivava dalla Spagna

Savona, due milioni di euro di hashish sequestrati dalla Guardia di Finanza in porto

Savona. Tre anni e otto mesi di reclusione e 4 mila euro di multa. E’ la pena patteggiata questa mattina da Ivan D., il camionista ucraino arrestato lo scorso 19 ottobre nel porto di Savona dopo essere stato fermato alla guida di un tir con 404.74 chili di hashish suddivisi in dodici pacchi e un sacco nascosti tra i pallets trasportati a bordo del mezzo.

L’uomo, difeso dall’avvocato Andrea Alpicrovi, ha definito il patteggiamento davanti al giudice Francesco Meloni che ha anche disposto la confisca della motrice del camion che trasportava lo stupefacente.

Secondo quanto accertato dagli uomini delle Fiamme Gialle che avevano arrestato lo straniero il valore dello stupefacente sequestrato si aggira intorno ai due milioni di euro.

L’arresto aveva preso le mosse da un normale controllo della guardia di finanza: il mezzo pesante, con targa spagnola, era stato ispezionato con l’aiuto di un’unità cinofila, che aveva permesso di scoprire la presenza della droga.

Una parte del carico era stata confezionata in “ovuli” di circa 10 grammi ciascuno, plastificati e già pronti per la vendita e la distribuzione al dettaglio.

Savona, due milioni di euro di hashish sequestrati dalla Guardia di Finanza in porto

L’autoarticolato, proveniente da Valencia, al momento del controllo era appena sbarcato dalla motonave Eurocargo Cagliari. I finanzieri ritengono che la droga fosse destinata alle grandi città del nord Italia e stanno lavorando per individuare i destinatari finali.

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