Via alla gara

Savona, Di Tullio festeggia le primarie: “Il Pd mi fa arrabbiare, ma alla fine solo lui fa scegliere la gente”

Il vicesindaco lancia la campagna elettorale: lo slogan sarà "SiAmo Savona"

Livio Di Tullio

Savona. “Beh… direi che alla fine, un po’ sudando e con qualche lite, abbiamo ottenuto che il candidato sindaco del PD lo scelgano direttamente i cittadini di Savona con le primarie”. Che sia il 13 marzo, il 4 aprile o qualsiasi altro giorno (il balletto delle date è ben lungi dal terminare), in ogni caso ormai le primarie nel centrosinistra a Savona sono una certezza. E Livio Di Tullio, da sempre fautore delle consultazioni, non manca di “festeggiare” questa prima vittoria in attesa di scoprire se i savonesi sceglieranno lui come candidato sindaco oppure uno tra Cristina Battaglia, Tiziana Saccone, Giuliano Arnaldi o qualsiasi altra persona decida di candidarsi.

“Potranno votare i maggiorenni e cittadini italiani, così evitiamo anche le polemiche – precisa l’attuale vicesindaco di Savona dopo la “questione cinese” alle primarie di Milano – quando le faremo non l’ho mica ancora capito ma, come si dice, un passo alla volta”.

Di Tullio, seppur spesso polemico con il proprio partito, rivendica la differenza rispetto agli altri schieramenti in campo. “Ieri sera ho partecipato ad una trasmissione – racconta – nella quale esponenti del centro destra hanno detto che nelle primarie non ci credono e quindi i candidati se li decidono tra di loro, e quelli del M5S non ho ancora capito come lo sceglieranno. Insomma, alla fine l’unico partito che fa scegliere direttamente ai cittadini è il PD. Lo so che spesso vi fa arrabbiare, fa arrabbiare anche me e quando succede lo dico (sarà anche per questo che non sono proprio amato dai vertici); però, al dunque, solo il PD restituisce ai suoi iscritti ed ai cittadini la possibilità di scegliere e di questi tempi non è affatto poco“.

L’auspicio ora è che le discussioni intestine siano finalmente terminate. “Delle primarie, se ci riusciamo, non vorremmo più parlare – dice Di Tullio – o quantomeno parlarne il meno possibile. Credo che a tutti interessi sapere cosa abbiamo in mente per il futuro della nostra città e partecipare con noi a scriverlo. Un progetto più che un programma elettorale pieno di promesse. Questa città ha potenzialità straordinarie, le persone che la abitano sono animate da sentimenti positivi, si sente e si vede che c’è una nuova leva di giovani che vuole fare qualcosa“.

“Abbiamo passato anni terribili – ricorda il vicesindaco – la crisi economica ha picchiato duro anche su Savona e non è ancora finita, manca ancora il lavoro, ma la città è in piedi, l’Amministrazione Comunale ha tenuto aperto i servizi fondamentali con l’aiuto dei cittadini, ha puntato sulla cultura e su tantissime iniziative. Abbiamo progetti ed iniziative pronte che cambieranno in meglio il nostro futuro. Noi ci siamo e non vogliamo esserci da soli ma con tutti coloro che vorranno condividere con noi il progetto che costruiremo insieme. Nei prossimi giorni inizieremo degli incontri per parlare di questo”.

“Non abbiamo mai chiesto a nessuno cosa vota o da che parte politica sta, con lo chiederemo neppure stavolta – puntualizza – Quello che ci interessano sono le idee, le proposte e la voglia di fare. Ogni cittadino sa dove trovarci e non siamo chiusi nel ‘palazzo’. Conosciamo ogni angolo di questa città e la faccia ce l’abbiamo sempre messa: quando si prendevano applausi e quando si prendevano critiche“.

Lo slogan scelto dal candidato Di Tullio per la sua campagna elettorale è “SiAmo Savona”, e sulle grafiche campeggiano citazioni che spaziano dalla scrittrice americana Cynthia Ozick (“Noi diamo spesso per scontate proprio le cose che più meritano la nostra gratitudine”) al monaco tibetano Tenzin Gyatso (“Dona a chi ami ali per volare, radici per tornare e motivi per rimanere”) al gioco del rugby (“Ci sono persone che mettono la faccia dove le altre non mettono neanche un piede”).

Primarie, dunque. E come dopo ogni vittoria, ecco i ringraziamenti di rito: “Grazie a Barbara Pasquali, Anna Giacobbe, ai segretari di circolo del PD di Savona e all’assemblea comunale che fin dal principio hanno sostenuto questa richiesta. Un bocca al lupo anche a Cristina Battaglia che ha accettato di competere in questo confronto democratico: competitrice, mai avversaria. Un ultimo pensiero per Isabella Sorgini, vero cervello di tutto questo e vera rivoluzionaria gentile (molto più di me)”.

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