Giorno del ricordo

Regione, case ai profughi giuliano-dalmati. Vaccarezza (FI): “Risposte al più presto”

"Gli esuli giuliano-dalmati non possono e non devono essere paragonati agli altri assegnatari di alloggi in generale"

Angelo Vaccarezza Regione

Regione. Una casa per i profughi giuliano-dalmati. Questa mattina il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale Angelo Vaccarezza ha presentato un ordine del giorno sottoscritto dal collega di gruppo Claudio Muzio e da tutti i capigruppo di maggioranza, per “mettere in atto ogni iniziativa di competenza della Regione Liguria, in merito alle pratiche di alienazione degli alloggi di edilizia sociale riservati ai profughi italiani, per risolvere questa problematica situazione, affinché sia onorato il nostro debito verso questi profughi che hanno pagato con un prezzo altissimo la loro decisione di restare Italiani”.

La presentazione dell’atto, siglato dai Consiglieri Matteo Rosso (Fdi), Andrea Costa (Ncd), Lilli Lauro (Gruppo Toti), Alessandro Piana (Lega Nord), è avvenuta proprio a ridosso della commemorazione del Giorno del Ricordo, istituita per onorare tutte le Vittime degli eccidi nelle foibe e l’esodo giuliano-dalmata,  ed è un argomento molto caro al Capogruppo.
Ho voluto presentare quest’ordine del giorno – ha spiegato Vaccarezza – per dare un segnale concreto di vicinanza alle famiglie degli esuli giuliano-dalmati che ancora oggi vivono in una situazione di stallo e difficoltà, poiché non vedono neppure riconosciuto il loro diritto ad avere finalmente una casa propria”.

“Per motivi incomprensibili – ha continuato Vaccarezza – la legge della Regione numero 40 del 29 novembre 2012 (Alienazione degli alloggi di edilizia sociale riservati ai profughi italiani) che riconosceva ai profughi italiani, entro 12 mesi dalla data di entrata in vigore della legge stessa, il diritto di acquistare gli alloggi di edilizia residenziale popolare loro assegnati ‘alle condizioni di miglior favore di cui all’articolo 4’, non ha prodotto pienamente i suoi effetti: non solo queste persone sono state vittime di atroci persecuzioni, ma ad oggi è loro negata la possibilità di riscattare gli stessi appartamenti che a loro sarebbero per legge destinati e per i quali per anni hanno pagato l’affitto”.

“Gli esuli giuliano-dalmati – ha sottolineato il capogruppo – non possono e non devono essere paragonati agli altri assegnatari di alloggi in generale. Bisogna infatti ricordare che molti di loro furono rinchiusi in vecchie strutture dismesse come caserme e scuole. Furono costretti a lasciare le loro proprietà, le loro case e i loro terreni, che servirono a pagare i debiti di guerra dell’Italia. Oggi noi abbiamo il dovere di non fare diventare una colpa la loro scelta di rimanere Italiani, ma dobbiamo onorarne il sacrificio”.

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