Pietra Ligure. E’ tutto da rifare per il nuovo Santa Corona di Pietra Ligure. A dirlo è l’assessore regionale alla sanità Sonia Viale, che dopo aver visitato il Santa Maria di Misericordia di Albenga in mattinata, oggi pomeriggio ha proseguito il tour degli ospedali del savonese facendo tappa al nosocomio pietrese.
Dopo un giro tra i reparti di unità spinale, pronto soccorso, cardiologia e al centro per il recupero dei soggetti affetti da disturbi alimentari, l’assessore regionale si è soffermato ad analizzare la situazione attuale e le prospettive future del Santa Corona. Che oggi paiono meno certe di quanto non fossero qualche mese fa.
“Il progetto relativo al nuovo ospedale non è stato ancora portato alla mia attenzione come una delle priorità principali – confessa l’assessore – Quando mi sono insediata ho trovato alcuni progetti e investimenti già in stato avanzato, come il Felettino di La Spezia o il Galliera di Genova. Tutto il resto è ancora all’anno zero. Sono stati fatti tanti discorsi, alcuni piani di fattibilità, ma di concreto ancora nulla. Quindi è arrivato il momento di rimboccarsi le maniche”.
Insomma, la realizzazione del nuovo Santa Corona è tutt’altro che pronta a partire: “Visitando i luoghi è chiaro che un intervento su questa struttura sarebbe opportuno. Per i liguri il Santa Corona rappresenta un punto di riferimento. E’ una realtà ligure importante e ci sono alcuni interventi da fare anche dal punto di vista degli investimenti. In prospettiva c’è spazio anche per valutazioni come queste, ovviamente. Ma c’è un problema di risorse: interventi di questa natura comportano l’impegno di risorse economiche importanti che non è così semplice recuperare. Perciò occorre attente valutazioni”.
Valutazioni che l’amministrazione comunale di Pietra Ligure sta portando avanti da più di dieci anni, prima con l’ex sindaco Luigi De Vincenzi e ora con l’attuale primo cittadino Dario Valeriani. De Vincenzi, che oggi siede in consiglio regionale sui banchi della minoranza, non è stato invitato a seguire l’assessore Viale nel suo tour, ma nonostante questo non ha voluto mancare l’appuntamento con l’amministratore regionale.
“Se non ne ha ancora preso visione – spiega De Vincenzi – sarà mia cura illustrare all’assessore l’idea portata avanti dall’amministrazione comunale negli ultimi dieci anni e che è sintetizzata in un progetto che speriamo possa essere condiviso come lo era stato dalla precedente amministrazione regionale. Era un progetto realistico che ci avrebbe portato ad avere un ospedale nuovo e a valorizzare la grandissima vocazione del Santa Corona”.
Il progetto è ancora attuale: “Credo che ci siano ancora tutti gli elementi che c’erano quando lo abbiamo elaborato – conferma De Vincenzi – Era stato apprezzato dalla parte politica a cui l’avevamo presentato e non solo, quindi sono certo che potremo avere altri ‘sponsor’. La nostra idea, come detto, era in grado di risolvere il problema della sanità nel ponente grazie all’integrazione con Albenga. Perciò credo che sia ancora più attuale di prima dal punto di vista dei costi e di razionalizzazione”.
De Vincenzi, che ha rischiato di “bucare” l’incontro con Sonia Viale. L’attuale sindaco Valeriani, invece, non ha avuto questa fortuna e difatti era assente: “La nuova amministrazione di Pietra ha presentato il progetto a suo tempo – osserva De Vincenzi – quindi mi sembra strano che oggi il sindaco Valeriani non sia stato a questo tavolo. Credo che anche lui avesse buoni motivi per essere qua e per esprimere il punto di vista del Comune”.
Al di là della questione riguardante il nuovo Santa Corona, Sonia Viale ha avuto modo di visitare buona parte dei reparti e di farsi un’idea di come funziona il nosocomio pietrese: “Il reparto di unità spinale è quello che mi ha più colpito – osserva l’assessore. Mi spiace che non sia stato ancora inserito nel centro nazionale che riunisce le strutture simili ma vedremo di rimediare, dato che è un centro di eccellenza e merita di essere inserito a pieno titolo a fianco degli altri centri simili. C’è molto da fare anche in questa realtà. Al momento il commissario ha un breve mandato che è legato a determinati obiettivi che derivano dall’incarico che gli è stato affidato, però allo stesso tempo con la sua esperienza può prendere visione di modelli organizzativi esistenti e accompagnare quello che c’è con eventuali contributi che io ritengo siano di arricchimento rispetto a quanto di buono già c’è nella sanità ligure, che è di ottimo livello”.
La sanità ligure, però, può essere ancora migliorata: “Ha bisogno anche di un nuovo slancio organizzativo. Ciò potrebbe avvenire grazie al nuovo Libro Bianco. Perché serve? Perché un’attenta analisi della domanda, delle esigenze, dei bisogni e di ciò che abbiamo è fondamentale per qualsiasi tipo di strategia. Nei prossimi due mesi ascolterò tutte le Province, mentre a maggio ascolterò tutte le conferenze dei sindaci (per fare investimenti di una certa natura serve il supporto dei sindaci). Queste proposte che arriveranno dal territorio mi accompagneranno nella stesura della riforma. Su questo tema non vorrei avere scontri politici. Non fanno bene a nessuno. Stiamo parlando di sanità, di salute, di assistenza alle fragilità”.
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