La storia

Carcere di Savona, il vescovo Lupi voleva aprire la Porta Santa

Incontro tra il presule e il segretario generale del Sappe Liguria

carcere sant'agostino

Savona. L’incontro era stato richiesto e alla fine c’è stato ed è stato gradito da entrambe le parti. Michele Lorenzo, segretario generale del Sappe Liguria ha incontrato il vescovo Vittorio Lupi per illustrargli la situazione del carcere Sant’Agostino “soppresso” su decisione del ministero di Giustizia.

Un provvedimento che ha fatto saltare un’iniziativa particolarmente suggestiva. “C’era infatti la volontà di aprire la “Porta Santa” anche nel penitenziario di piazza Monticello nell’ambito delle iniziative del Giubileo. Evento saltato per ovvie ragioni – dice a malincuore Michele Lorenzo – Tuttavia mi ha fatto un piacere enorme incontrare il presule. Già sapeva delle difficili situazioni del carcere, degli agenti e dei detenuti. Per quanto possibile farà anche lui la sua parte affinché nel Savonese possa essere costruita, al più presto una nuova casa circondariale”. Il vescovo, come ogni anno a Natale, aveva fatto visita al carcere savonese.

Ma del problema è stata investita, in maniera più diretta, la Prefettura. Il segretario del Sappe e il collega Roberto Frumento del Sap, il sindacato di polizia, hanno incontrato il prefetto vicario Giuseppe Montella. “E’ stato un confronto chiaro, aperto e auspichiamo anche costruttivo”, sottolinea il sindacalista dei baschi azzurri. Tre le problematiche evidenziate: “L’apertura di almeno tre celle dove accogliere temporaneamente i detenuti prima di essere trasferiti in altri penitenziari, un ufficio all’interno del palazzo di giustizia di Savona dove poter fornire assistenza alle scorte provenienti da altri carceri e soprattutto la costruzione di un nuovo carcere. Il vicario – spiega Michele Lorenzo – ha ascoltato le nostre richieste. Essendo la prefettura organo di autorità competente per la sicurezza e l’ordine pubblico si farà portavoce di portare a Roma le nostre richieste. Perché tra l’altro, con la chiusura del carcere si sta complicando la gestione dei trasferimenti dei detenuti dopo essere stati arrestati da Savona a Genova o Sanremo per poi riaccompagnarli il giorno dopo davanti al giudice per l’udienza di convalida o il processo per direttissima. Spese e sprechi che, con l’istituzione di un “punto di prima detenzione” al Sant’Agostino, possono essere evitati. Ora attendiamo che anche la politica faccia la sua parte”.

L’incontro col sindaco di Savona Federico Berruti, fissato sempre oggi, per sopraggiunti impegni del primo cittadino è slittato alla prossima settimana.

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