A fortaleza

Tragedia in Brasile, Serafino Fameli muore dopo un incidente stradale

L'uomo aveva 53 anni ed era il figlio del noto faccendiere di origini calabresi Antonio

Loano. Serafino Fameli, figlio del noto imprenditore di origini calabresi Antonio, è morto in Brasile dopo essere rimasto coinvolto in un incidente stradale. Le sue condizioni dopo lo schianto, avvenuto a Fortaleza, erano apparse subito disperate: Fameli è stato operato e poi ricoverato in Rianimazione dove, nella notte, è mancato.

La notizia della sua scomparsa questa mattina si è rapidamente diffusa a Loano dove la famiglia Fameli è molto conosciuta. Serafino, 53 anni, da diversi anni ormai viveva in Brasile dove aveva inizialmente gestito una spiaggia, poi una clinica per poi dedicarsi ad attività immobiliari.

Secondo le informazioni arrivate dal Brasile, Fameli è rimasto coinvolto in un incidente mentre era in sella ad una moto, sopra un cavalcavia. Nel terribile impatto aveva riportato lesioni gravissime tanto che ogni tentativo dei medici di salvarlo si è rivelato purtroppo inutile.

Nel marzo del 2012 Serafino Fameli era rimasto coinvolto insieme al padre Antonio nell’operazione “Carioca”, un’indagine intorno ad un presunto riciclaggio di denaro, che era stata condotta dalla polizia di Savona. Serafino era stato colpito dall’ordinanza di custodia cautelare mentre era già in Brasile e per due mesi era rimasto “latitante” per poi consegnarsi spontaneamente in Questura a Savona a giugno di quell’anno “per chiarire la sua posizione”. Dopo qualche mese ai domiciliari, nel settembre del 2012, l’uomo era stato scarcerato ed era tornato in Brasile dove negli ultimi anni ha sempre vissuto.

Appena informato della tragedia, Antonio Fameli, attraverso il suo legale Gian Maria Gandolfo, ha chiesto immediatamente il permesso di volare in Brasile al tribunale, ma la sua richiesta è stata respinta. Nonostante il suo difensore abbia fatto leva sul fatto che la misura di sorveglianza applicata nei confronti di Antonio Fameli sia in scadenza (i tre anni termineranno ad aprile), i giudici non hanno ritenuto di concedergli il permesso di espatriare.

Antonio Fameli non è quindi potuto correre al capezzale del figlio e ora non potrà nemmeno raggiungerlo per i funerali che, salvo cambiamenti di programma, saranno celebrati in Brasile.

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