Nella tempesta

Sequestrati sulla nave, il comandante: “Pagate i debiti e scenderemo a terra”

Sulla vicenda si sta muovendo il sindacato internazionale dei marittimi e la Capitaneria di Porto

Savona. “Fino a quando l’armatore non pagherà i debiti e i nostri stipendi noi resteremo a bordo e quindi non scenderemo a terra”. Sono determinati nella loro battaglia il comandante e l’equipaggio della “Moondy Bay”,  un general cargo di 11 mila tonnellate di stazza, 148 metri di lunghezza, battente bandiera delle Bahamas, in banchina da prima di Natale a Savona.

Oggi a bordo per il pranzo domenicale si è mangiato il pollo cucinato dallo chef romeno davanti al Presepe e all’albero di Natale allestito nella sala mensa. E’ il simbolo della festa e della condivisione anche per questi marinai che vivono in una situazione drammatica. Per ventidue marittimi stranieri è stato un Natale decisamente insolito e anche da dimenticare. Sono sequestrati su un mercantile attraccato in  porto nella città della Torretta da due settimane e la loro nave è controllata a vista dalla Capitaneria di Porto.

Di nazionalità e lingue diverse i marittimi greci, georgiani, romeni e filippini raccontano la loro odissea: “Siamo arrivati qui dalla Guyana. La nostra nave trasportava riso. Non appena siamo arrivati in porto la Capitaneria è salita a bordo ed ha trovato numerose carenze strutturali che non consentono la ripresa della navigazione. Alcuni di noi, tra l’altro, non hanno neppure un centesimo in tasca per poter tornare a casa. La situazione è davvero delicata”.

moondy bay

Ma non è questo l’unico problema. Sull’armatore, un greco, pende un provvedimento del tribunale di Savona che ha disposto il sequestro del cargo per debiti che ha contratto in operazioni commerciali compiute in altri porti nei quali, durante la rotta verso l’Italia.

Le condizioni dell’equipaggio, fortunatamente sono buone: ci sono viveri e provviste di bordo a sufficienza, almeno per una settimana. A loro tutela, inoltre, si sta muovendo il sindacato internazionale dei marittimi che si sta interessando anche dei problemi economici dell’equipaggio che vanta crediti per stipendi pregressi non pagati. Segue l’evolversi della situazione anche il comandante della Capitaneria di Porto Vincenzo Vitale.

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