Pietra Ligure. Prenderanno il via entro un paio di giorni i trattamenti fitosanitari sulle palme del lungomare di Pietra Ligure volti a contrastare il parassita del punteruolo rosso. Le operazioni sarebbero dovute cominciare oggi, ma il forte vento che nelle ultime ore ha sferzato la Riviera ha spinto i tecnici a rinviare l’intervento.
In tutto saranno sottoposte a trattamento circa 200 piante presenti sulla promenade pietrese: “Il nostro obiettivo – spiega il consigliere delegato a parchi e giardini Antonio Luciano – è quello di cercare di debellare o quantomeno rallentare la propagazione di questo insetto così dannoso per le palme. Finora sul nostro territorio sono state infettate soltanto tre palme (che abbiamo subito ‘incapsulato’ in modo che l’epidemia non si diffondesse) ma non possiamo permetterci che altre vengano colpite allo stesso modo. Sulla nostra passeggiata ci sono piante di diverse specie e non tutte sono sensibili allo stesso modo, per fortuna”.
Gli insetticidi, adeguati e conformi alle direttive del ministero della sanità, saranno irrorati nelle ore serali, in modo da ridurre al massimo il disagio per i cittadini. Gli arredi urbani (come panchine e sedili) che si trovano sotto alle piante saranno coperti, in modo da evitare che vengano cosparse con gli antiparassitari e poi i cittadini possano inavvertitamente venirne in contatto: “Nei piani – spiega ancora Luciano – volevamo cominciare i trattamenti a dicembre, ma la necessità di ripetere le applicazioni a breve distanza l’una dall’altra avrebbe creato troppi problemi durante il periodo festivo e così abbiamo scelto di cominciare ora”.
In tutto l’intervento comporterà una spesa di circa 36 mila euro che andranno a coprire le irrorazioni mensili. A questi ne vanno aggiunti altri 9 mila per finanziare i “richiami” successivi: “Altri comuni della Riviera hanno optato per trattamenti differenti. Ad esempio, a Sanremo e Bordighera i tecnici hanno effettuato degli innesti in cima alle piante, ma non ci sembrava la soluzione migliore. Sinceramente quando abbiamo cominciato ad interessarci del problema non pensavamo che il fenomeno potesse essere così grave”.
Anche per questo ad essere soggette ai trattamenti non saranno soltanto le piante che si trovano su terreni pubblici e quindi “a carico” del Comune: “Come avvenuto in altre città, i privati che hanno palme sui loro terreni dovranno mettersi attuare interventi simili. Una sola palma malata minaccia tutte le altre che si trovano sul territorio”.