Clandestine

Furgone con 12 capre fermato ad Ovada: erano destinate al macello abusivo ad Albenga

Secondo l'Enpa sarebbero state sgozzate da chi, nella comunità araba, preferisce macellare "in casa" gli animali

capre

Albenga. Un furgone con 12 capre, non attrezzato per il trasporto di animali, è stato bloccato da agenti della Polizia Stradale, coadiuvati da funzionari ASL, sull’autostrada A26 vicino ad Ovada. I due autisti, S.G. e D.R., liguri di 41 e 49 anni, che stavano trasferendo gli animali da Reggio Emilia ad Albenga, sono indagati per i reati di maltrattamento di animali, falsa documentazione, irregolarità del mezzo di trasporto e modalità di viaggio, mentre il “carico” è stato sottoposto a “vincolo sanitario”, in pratica un sequestro giudiziario, in attesa della conclusione delle indagini.

Grande preoccupazione viene espressa dalla Protezione Animali savonese, le cui guardie zoofile volontarie stanno da tempo sorvegliando le zone dell’albenganese alla ricerca di traffici di capre e pecore destinate al consumo di carne da parte della numerosa popolazione araba.

“La maggioranza di essi – dicono dall’Enpa – rispetta le norme igienico-sanitarie italiane ed acquista la carne nei negozi che si riforniscono in strutture autorizzate dove, purtroppo, una legge del 1989 contestata dall’ENPA, permette che gli animali siano sgozzati e dissanguati senza il preventivo stordimento. Gruppi isolati cercano però di sfuggire ai rigorosi controlli di ASL e Carabinieri ed effettuano la macellazione nelle loro case, con maggiori sofferenze per gli animali e problemi igienico-sanitari pesanti sia per loro che per i vicini di casa; e le povere 12 capre ‘fermate’ ad Ovada erano quasi certamente destinate a questi barbari trattamenti.”

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