Risposte cercasi

Fruttital sale la tensione, nuovo presidio: “Il tempo è quasi scaduto”

I lavoratori sono pronti ad avviare una serie di proteste ad oltranza, i sindacati invocano risposte: "Il protocollo d'intesa non viene rispettato"

Fruttital

Albenga. Il tempo a disposizione ormai è scaduto e la preoccupazione aumenta. Questa mattina, dalle 9, i lavoratori Fruttital sono tornati in presidio davanti ai magazzini del Polo 90 di Albenga per far sentire la loro voce.

La situazione dei dipendenti dell’azienda ingauna è particorlarmente difficile: da marzo 2015 sono collocati in mobilità e, per ora, non è ancora chiaro quale sarà il loro destino.

“Il tempo è quasi scaduto, alcuni lavoratori a breve non percepiranno più l’indennità di mobilità. Il presidio di stamane testimonia non solo preoccupazione ma anche rammarico perchè, quanto previsto dal Protocollo di Intesa siglato nel dicembre 2014 per la ricollocazione del personale ex Fruttital nelle attività prospettate sul territorio ingauno, pare non concretizzarsi nonostante il continuo impegno del Comune di Albenga” spiegano Cristiano Ghiglia della Filcams Cgil Savona, Luca Marcesini e Roberto Scotto della Rsu.

“Il Gf Group non ha ancora chiarito in merito a possibili reinsediamenti di attività negli spazi non occupati dalla Laerh, la Provincia non ha ancora ufficializzato l’incontro istituzionale previsto entro la fine di gennaio come concordato a novembre scorso. La Regione latita, non ha ancora confermato gli investimenti utili alla formazione e riqualificazione del personale propri di progetto generale condiviso. In assenza di riscontro non escludiamo di organizzare ulteriori presidi di protesta. Sono necessarie risposte serie, ognuno si assuma le proprie responsabilità” concludono Ghiglia, Marcesini e Scotto che si aspettano di ricevere in tempi stretti risposte concrete.

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