Passaparola

Emergenza furti, incontro a Villanova: “Tornate ad essere una comunità, sotterrate le asce di guerra”

Villanova d’Albenga. Vigilare sul territorio ma senza fare gli “eroi”, non dare informazioni su Facebook circa la dislocazione delle pattuglie o delle auto sospette, tornare ad essere una comunità sotterrando eventuali “asce di guerra” coi propri vicini. Questi i consigli arrivati ieri sera dalle forze dell’ordine, nel corso di una riunione a Villanova d’Albenga, ai cittadini esasperati e spaventati per un’ondata di furti sul territorio ingauno che sembra inarrestabile.

La riunione è nata dalla costituzione del gruppo Facebook “Passaparola”, che ha come obiettivo proprio quello di consentire scambi di informazioni tra i cittadini sulle zone più a rischio e sulle criticità che potrebbero facilitare i ladri nei loro colpi. All’incontro, a cui erano presenti più di 100 persone, hanno partecipato anche i sindaci di Albenga e Villanova d’Albenga, Giorgio Cangiano e Pietro Balestra, e i rispettivi comandanti delle polizie municipali. E proprio dal comandante ingauno, Sori, sono arrivate alcune “dritte” su come comportarsi per agevolare il più possibile il lavoro delle forze del’ordine.

Più di un partecipante ha raccontato la propria esperienza di derubato, la propria paura ad uscire di casa o a lasciare dei familiari soli all’interno dell’abitazione. Dai cittadini è emersa la richiesta alle istituzioni di intercedere presso la Prefettura affinché vengano aumentate le capacità delle forze dell’ordine. Entrambi i Comuni hanno già fatto richiesta di un comitato specifico sulla sicurezza: per Villanova si è già svolto, per Albenga si terrà nei prossimi giorni.

La collaborazione tra cittadini e istituzioni, si è concluso, è possibile e auspicabile: non tanto sulla segnalazione di eventuali auto o targhe sospette, quanto sulla segnalazione di zone buie, o di vegetazione troppo folta vicino alle abitazioni. Le forze dell’ordine hanno poi chiarito cosa è legale e cosa no: non lo sono le ronde, mentre lo è la vigilanza sul territorio ma con l’accortezza di non fermare nessuno per chiedere dove va o cosa fa. Non solo perché non se ne ha il diritto, ma anche perché, se davvero si tratta di un malintenzionato, probabilmente è pronto a colpire e quindi fermarlo equivale a cercare guai.

Assemblea civica sulla sicurezza cittadina

Sconsigliato anche dare informazioni sul gruppo Facebook sull’ubicazione delle pattuglie (informazioni che possono essere utilizzate dai ladri) o delle auto sospette (che possono fuggire prima di essere catturate). L’appello finale è stato quello di “tornare ad essere una comunità”, evitando casi come quello della scorsa settimana in cui un vicino ha assistito “in diretta” a un furto in un’abitazione ma non ha allertato le forze dell’ordine. Bisogna sotterrare eventuali asce di guerra, ha detto il comandante Sori, perché quello che può accadere oggi ad un vicino domani può capitare a noi.

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