Savona. “Abbiamo annunciato per primi la chiusura del Sant’Agostino di Savona, anticipando la stessa amministrazione penitenziaria e cogliendo di sorpresa la politica savonese e alcuni sindacati. In questi giorni stiamo assistendo a proclami politici e sindacali senza senso (vedi il falso sciopero della fame dei detenuti), ma il decreto ministeriale del 28 dicembre 2015 parla chiaro: il ministro Orlando ha soppresso il Sant’Agostino”. Ad intervenire sono Fabio Pagani, segretario regionale della Uil Penitenziari, e Paolo Badalino, segretario Uilpa.
“E’ inutile piangerci addosso – proseguono – è un fallimento della politica locale che da tempo conosceva le precarie condizioni della struttura, poco attenta alla politica europea in merito alle condizioni dei detenuti all’interno di istituti di pena. Ed inoltre nulla è stato fatto in merito a individuare, progettare, ed edificare il nuovo carcere. Ora bisogna correre – aggiunge Pagani – la soluzione migliore, immediata e di buon senso per poter fronteggiare il problema è la concreta possibilità di realizzare il nuovo carcere dall’interno della Scuola di Polizia Penitenziaria di Cairo Montenotte: una soluzione rapida, più economica e soprattutto di recupero ed impiego di personale di Polizia Penitenziaria e Comparto Ministeri”.
“Ora alla politica locale, all’amministrazione penitenziaria e ovviamente al Ministro Orlando l’analisi della nostra proposta che invieremo nei prossimi giorni – annunciano dalla Uilpa – oggi si è verificato quello che sempre abbiamo sostenuto: il mondo delle carceri non riscuote alcun interesse tra i politici e nel Governo, altrimenti non saremmo qui a parlare di questi ritardi. Adesso la politica locale è impreparata alla decisione di soppressione del carcere di Savona, e solo ora si accorge dell’importanza strategica e di contenimento del sovraffollamento. Una decisione che rischia di essere fatale”, conclude Pagani.