Spiegazione

Botti vietati a Toirano, il Comune: “Impossibile multare tutti i trasgressori, contavamo sul buon senso della gente”

In tanti hanno criticato l'utilità dell'ordinanza anti-botti: il vice sindaco Giuseppe De Fezza spiega le ragioni dell'amministrazione

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Toirano è tra i Comuni che, a ridosso delle feste natalizie, hanno emesso un’ordinanza con cui si vietava ai cittadini non solo l’accensione, ma anche di lanciare fuochi d’artificio, sparare petardi, scoppiare mortaretti, quindi razzi ed altri artifici pirotecnici.

Così come avvenuto in tutte le altre località nelle quali è stata messa in atto una scelta simile, la decisione prendeva spunto dal fatto che l’accensione (e l’abuso) di questi artifici “incide sulla sicurezza e sulla quiete dei cittadini”, in quanto petardi e botti vengono usati “senza l’adozione delle precauzioni minime per evitare pericoli e danni per le persone e cose e per tutelare il benessere degli animali”.

Nonostante le buone intenzioni dell’amministrazione del sindaco Gianfranca Lionetti, la sera dell’ultimo dell’anno qualcuno ha deciso di contravvenire all’ordinanza e di festeggiare l’imminente arrivo del 2016 sparando botti e petardi molto rumorosi. Ciò ha portato qualcuno a guardare con scetticismo all’ordinanza emessa e a ritenerla più che altro un “atto dovuto” volto soltanto “ad ingraziarsi gli animalisti in prospettiva elettorale”.

A rispondere queste rimostranze è stato il vice sindaco Giuseppe De Fezza, che attraverso Facebook spiega: “Sapevamo che sarebbe stato difficile far rispettare il divieto. Ci siamo affidati al buon senso dei cittadini sperando che prevalesse il rispetto delle regole e del buon vicinato. Chiaramente l’ordinanza vietava i petardi e i fuochi d’artificio o comunque gli inneschi che turbassero la quiete e che potevano essere pericolosi per la propria incolumità e quella di terzi, mentre erano tollerati i giochi pirotecnici come le classiche fontanelle”.

“Mi è spiaciuto – prosegue De Fezza – leggere commenti negativi sui nostri vigili che nonostante il personale sia all osso e nonostante si confrontino con tre paesi (in quanto il servizio è associato con Balestrino, Boissano e Toirano) quotidianamente garantiscono per tutto il giorno un egregio servizio davanti alle nostre scuole, eseguono controlli edilizi a campione. Era impensabile mandare due vigili su tutto il territorio a bussare nelle case di chi non rispettava l’ordinanza e fare un verbale. L’atto burocratico di accertamento sarebbe durato almeno 30 minuti, con il risultato che al primo controllo le forze dell’ordine avrebbero punito un solo trasgressore a discapito di 100. Non dimentichiamoci inoltre che il pronto intervento è garantito dal 112 che è sempre efficiente e operativo e che la notte del 31 dicembre ha dovuto fare valutazioni d’intervento, dirottando gli uomini sugli episodi più urgenti e gravi di tutto il territorio di competenza”.

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E sulla questione elettorale aggiunge: “Qualcuno con superficialità ha scritto che questa è stata l’ennesima ordinanza elettorale. A parte che a Toirano le elezioni saranno nel 2019, nel nostro comune le ordinanze sui botti si fanno dal 2013. Semplicemente questa amministrazione vuole informare. La nostra scelta non vuole avere alcun ritorno politico. E’ un atto dovuto verso chi non condivide il baccano e il chiasso all’ennesima potenza, a chi ha un malato in casa, a chi ha un lutto, a chi ha animali a chi semplicemente e non necessariamente vuole festeggiare sotto il fuoco della guerra del golfo”.

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