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Albisola, Lelio Speranza ospite all’inaugurazione della mostra “Natura tra sogno e realtà”

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Albisola S. Lelio Speranza, vice presidente nazionale della Federazione Italiana Volontari della Libertà (FIVL) e Presidente emerito del Coni, a sorpresa è stato ospite d’onore dell’associazione “La Casa delle Arti”, e di Ettore Gambaretto, in occasione dell’inaugurazione della bipersonale d’arte dal titolo “Natura… tra sogno e realtà”, con le opere delle pittrici genovesi Grazia Luzio e Antonietta Zamponi, visitabile fino al 22 gennaio al “Bar Dolci Incontri” di Albisola Superiore.

Dopo il saluto iniziale di Speranza, le artiste sono state presentate dalla scrittrice Maria Scarfì Cirone, dal professore Marco Pennone e dall’ingegner Antonio Rossello. Ha concluso la cantautrice Grazia Grimaldi intonando alcuni suoi canti patriottici.

“Simboli ed elementi metafisici che trascendono il mero naturalismo ricorrono nelle opere esposte, andando a scandire un percorso artistico suggestivo e in costante evoluzione da parte delle due autrici. Visioni oniriche e idealizzate sono il cardine della pittura di Grazia Luzio. Figure umane attraverso le quali, mediante una ricerca incline all’introspezione, l’artista assortisce, in auree delicate e incantate, variazioni originali sul tema del controverso rapporto tra reale e surreale, soggetto e autore, raffigurante e raffigurato, naturale e soprannaturale. Con un evidente portato lirico, raffigurazioni lievemente patinate di una natura ormai talmente sfuggente, quasi impalpabile, che inducono sinestesie, in una nemmeno azzardata consonanza di ispirazione, con generi esplorati dalla canzone degli anni ’80, pensando, ad esempio, al memorabile sound di “Smooth operator”, in cui la voce vellutata dell’interprete anglo-nigeriana Sade Adu realizza amabili duetti col sax ,fra ritmiche mai troppo invadenti fino a risultare soft, armonie jazzy raffinate fino all’eccesso, evocazione melodica di un immaginario suadente” spiegano i promotori della mostra.

“Intensa la trama compositiva delle opere di Antonietta Zamponi, che rievoca atmosfere metafisiche in cui sfondi oscuri – il caos primordiale – contrastano con il vigore coloristico di elementi affioranti riconducibili ad immagini dell’uomo e della società contemporanei, nella ricerca sofferta di un nuovo ordine. Un’espressione artistica congeniale all’interpretazione che ci restituisce il teologo progressista Vito Mancuso di una filosofia, definita ‘ottimismo drammatico’, attraverso la formula: ‘logos + caos = pathos’, laddove il logos è la logica informativa – che conferisce forma, il caos è lo stato originario dell’energia – la scintilla della creazione, uniti in un processo non lineare che richiede sempre lavoro ma anche produzione di energia preziosa, quindi pathos – passione declinabile sia come sacrificio sia come entusiasmo, che fa nascere la nostra libertà” concludono i curatori dell’iniziativa.

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