Tesi opposta

Varazze, il M5S replica a Baccino: “Questa differenziata con Sat non farà risparmiare né ora né mai”

raccolta differenziata, rifiuti

Varazze. “La differenziata non converrà ai varazzini, né ora né mai. E vi spieghiamo perché“. Con queste parole il Movimento 5 Stelle “fa il verso” all’assessore Baccino e smonta la tesi con cui, nei giorni scorsi, aveva spiegato ai cittadini le ragioni alla base della scelta di affidare il servizio di raccolta rifiuti “in house” a Sat.

Un’operazione che all’inizio poteva sembrare più onerosa, aveva spiegato Baccino nell’intervista, ma che nel medio e lungo periodo avrebbe portato ad un risparmio considerevole:

“Occorre spendere di più per evitare onerose sanzioni e tra qualche anno, quando la qualità della nostra raccolta differenziata di rifiuti sarà di buon livello, potremo spendere ragionevolmente di meno. Noi abbiamo scelto una gestione, con una società pubblica di cui siamo azionisti, proprio per avere maggiore qualità, flessibilità del servizio, dinamicità e sopratutto modulabilità dei costi. I 2,9 milioni di euro sono il possibile massimo costo a pieno regime. Nelle varie fasi intermedie abbiamo la possibilità di apportare correttivi al progetto valutando in tempo reale i costi dei beni e delle risorse impiegate, utilizzandole dove e se serviranno”.

Una scelta, quella di affidarsi a Sat, definita dunque da Baccino “coraggiosa e lungimirante”. Una tesi completamente rigettata dal Movimento 5 Stelle: “Proviamo ad immaginare la scena descritta dall’assessore – dicono i pentastellati – Il comune, socio della SAT SPA con ben (!) il 2,66% di azioni, grazie alla particolare attenzione dei nostri amministratori e funzionari, in ‘tempo reale’ valuterà e imporrà alla ditta i prezzi che riterrà più giusti in base all’effettivo impegno necessario. Prima domanda: è credibile tutto ciò, ricordando che nessuno in comune si era accorto, per esempio, che la vecchia ditta ci faceva pagare da mesi una differenziata (umido da utenze commerciali) che finiva in discarica? Per la cronaca, ce ne siamo accorti noi poverini del Movimento, coi nostri due (dicasi due) consiglieri di opposizione, facendo risparmiare, questi sì in ‘tempo reale’, 100 mila euro al comune e ai cittadini“.

Seconda domanda: “Ma se l’art. 6 del capitolato afferma che i soldi del materiale recuperato dalla differenziata e venduto se li terrà la SAT (in aggiunta ai milioni dell’appalto), come potremmo premiare l’impegno dei varazzini e far scendere le tasse che domani inevitabilmente aumenteranno e di molto? Per la città fare la differenziata sarà sempre un costo senza mai avere un suo profitto, come avviene invece in tutti i comuni dove la TARI costa ai cittadini meno di prima della differenziazione, recupero e vendita dei rifiuti, perché le cose sono state fatte per convinzione e non in quanto costretti”.

“Perché il nostro comune vuole, come dice l’assessore – conclude il M5S – ‘tra qualche anno ragionevolmente spendere di meno’ per far pagare meno tasse di quanto le paghiamo oggi? O no?”.

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