Loano. L’inverno mite rende certamente più semplice godersi queste giornate di festa, ma ha anche delle controindicazioni. Se infatti regala a grandi e piccini giornate da sogno, permette anche al punteruolo rosso di proliferare: questo parassita infatti predilige le temperature più calde mentre è ostacolato nella propria diffusione dal freddo.
Iniziata nell’imperiese, da qualche tempo l’epidemia ha raggiunto il ponente savonese: soprattutto nella zona tra Albenga e Finale miete vittime con velocità, distruggendo palme vecchie anche di 300 anni. Le piante infestate da questo vorace coleottero non si contano più: l’ultima in ordine di tempo, una palma secolare a Loano.
I sindaci hanno fatto fronte comune contro quella che è vista come una vera e propria minaccia non solo per il patrimonio arboreo delle palme, ma anche per la sicurezza dei cittadini. Poco più di un mese fa si è tenuta una riunione ad hoc convocata dal sindaco di Finale Ugo Frascherelli proprio con l’obiettivo di creare un tavolo tecnico per trovare soluzioni condivise all’annoso problema: ma nonostante tutti i rimedi messi in campo l’avanzata dell’epidemia sembra essere inarrestabile.
La speranza di residenti e amministratori ora è che con gennaio arrivi il freddo a “placare” la fame del punteruolo. Anche perché il parassita per ora, salvo casi sporadici, si è sostanzialmente “fermato” a Finale Ligure: ma se dovesse continuare a questo ritmo potrebbe ben presto spostarsi ancora verso ovest raggiungendo Savona e il levante.