Mobilitazione

“Pronti a chiudere per un mese intero”, la protesta dei patronati savonesi fotogallery

Il presidio dei patronati savonesi scesi in piazza contro i tagli del Governo: a rischio servizi e posti di lavoro

Savona.Siamo pronti a chiudere anche per un mese intero e poi vedremo cosa succederà senza il nostro servizio e la nostra professionalità”. Così Mariagrazia Di Biasi, direttore del patronato Ital-Uil di Savona, annuncia dura battaglia nel giorno della mobilitazione, con presidio davanti alla Prefettura e all’Inps di Savona, dei patronati savonesi: “Nessun taglio e nessun compromesso rispetto alle nostre richieste sulla trattativa”.

“Dobbiamo ancora capire quali saranno le decisioni del Governo. Se sarà in senso sfavorevole siamo pronti alla chiusura massiva come forma estrema di protesta: 28 mln di tagli non sono accettabili” aggiunge.

“Non dobbiamo dimenticare che i nostri uffici lavorano con una utenza fragile, debole, persone con problemi di salute e in difficoltà economica: quindi a questa gente si chiederebbe un ulteriore sacrificio per vedere riconosciuti i loro diritti” afferma Anna Picillo della Inca-Cgil.

La chiusura o il ridimensionamento dei Patronati costringerà i cittadini a rivolgersi direttamente agli Enti che potrebbero non essere in grado di rispondere al notevole aumento del numero degli utenti, oppure affidarsi a consulenti vari per ottenere le prestazioni a pagamento.

Per Stefano Bosio delle Acli: “Per i cittadini meno servizi e tutele, oltre a nessuna garanzia di qualità, insomma un grave peggioramento che andrà a costare di più a persone già disagiate”.

Così Max Baglietti di Inas Cisl: “Abbiamo chiesto nella riunione con l’Inps sostegno alle nostre richieste, tramite la Prefettura speriamo di intervenire sul governo per un dietrofront rispetto ai tagli che avrebbe conseguenze nefaste”.

presidio patronati

“Il Governo vuole risparmiare con i soldi dei lavoratori i cui contributi alimentano il Fondo Patronati, ed inoltre oltre al danno la beffa: da calcoli effettuati, per 1 Euro di taglio fatto al Fondo, la Pubblica Amministrazione dovrà spenderne 1,68 per sopperire al lavoro fatto dai Patronati, quindi il taglio strutturale non fa risparmiare lo Stato” concludono da Inca-Cgil, Inas-Cisl, Ital-Uil e Acli.

Contro i tagli si erano espressi un anno fa 1 milione e 182.413 cittadini che avevano sottoscritto la petizione ‘No ai tagli ai Patronati’ chiedendo al Governo di non ridurre i fondi.

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