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Loano, calano gli incidenti stradali. La municipale: “Grazie al Piano del Traffico” fotogallery

Se nell'ultima settimana dell'anno andrà tutto bene, non si dovrebbero superare i 100 incidenti stradali

Loano. Calano gli incidenti stradali sul territorio del Comune di Loano. Ad annunciarlo è il comandante della polizia municipale loanese Luigi Soro, che a una settimana esatta dalla fine dell’anno traccia un bilancio (seppure parziale) dei sinistri rilevati dalle forze dell’ordine.

“E’ ancora presto per chiudere la contabilità dell’anno – precisa il responsabile dei vigili della cittadina rivierasca – e perciò non abbiamo ancora dei dati definitivi circa tutta l’attività che seguiamo. Però come notavo proprio in questi giorni il fatto che il numero di incidenti avvenuti sul territorio di Loano è molto basso rispetto alla media consolidata. Se nell’ultima settimana dell’anno andrà tutto bene, non dovremmo superare i 100 incidenti stradali. Qualche anno fa si viaggiava su medie intorno ai 150 incidenti stradali”.

Questo risultato si colloca nel solco di un trend “al ribasso” che va avanti già da qualche anno: dal 2009, il numero degli incidenti con feriti si è progressivamente abbassato passando dai 74 del 2009 ai 57 del 2014 (c’è un “picco verso il basso” del 2010 con soli 49 incidenti, ma risulta essere un dato isolato in quanto in seguito le cifre si sono sempre attestate sui 55). Gli incidenti mortali non sono aumentati: in 5 anni un solo caso nel 2011. Gli incidenti senza feriti, invece, sono praticamente dimezzati passando dai 100 del 2009 ai 45 del 2014 con cifre in costante decrescita (a parte un picco di 70 nel 2011). In totale gli incidenti sono passati dai 174 ai 102, con un trend in decrescita regolare.

Tali risultati sono dovuti ad alcune soluzioni adottate nell’ambito del Piano Urbano del Traffico: “Il Put – spiega meglio Soro – è stato impostato sulla moderazione del traffico e quindi sulla scelta di abbassare le velocità di percorrenza. Ciò è avvenuto con la creazione di rotonde e attraversamenti pedonali rialzati e altre strutture che abbiamo realizzato”. Tra le altre “strutture” realizzate ci sono le cosiddette “Zone 30”, specifiche zone nelle quali sono presenti “elementi sensibili” e perciò è in vigore un limite massimo di velocità che si attesta sui 30 chilometri orari.

Ciò, come detto, ha portato ad una decisa riduzione del numero di incidenti sul nostro territorio: “Il calo ha riguardato specialmente l’asta della via Aurelia, che è l’arteria più problematica in quanto la più trafficata della città. Basti pensare che il traffico veicolare registrato durante l’anno si attesta sugli 11 milioni di transiti. Il fatto che quest’anno potremmo restare sotto ai 100 incidenti sui 12 mesi mi lascia piacevolmente sorpreso”.

Scontro auto-moto ad Albissola

Alcuni problemi, però, sono ancora da risolvere: “A incidere negativamente sulle statistiche (specialmente in estate) è l’uso di moto e motorini. Da una parte le due ruote sono un sistema per limitare il traffico e decongestionare, ma dall’altro sono una variabile che difficilmente può essere ‘governata’ dalla infrastrutture. Perciò il numero di incidenti a carico delle due ruote è sensibilmente più alto rispetto a quello delle quattro ruote”.

Nonostante i dati confortanti, però, a Loano non sono ancora tutti convinti della scelta di porre degli attraversamenti pedonali rialzati in corrispondenza delle rotatorie (specialmente quelle della via Aurelia). Tra i tanti poco convinti c’erano e ci sono gli autisti delle ambulanze delle pubbliche assistenze, che sostengono che la presenza di questi sia controproducente rispetto al trasporto d’urgenza effettuato dai mezzi di soccorso.

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Tra chi non ha mai apprezzato tali dossi c’era il consigliere di maggioranza di Forza Italia Giovanni Battista Cepollina, che mesi fa osservava: “Da volontario ed autista della Croce Rossa Italiana credo di interpretare il pensiero di tutti i colleghi delle pubbliche assistenze nel segnalare che i sobbalzi provocati dai passaggi pedonali rialzati, seppur affrontati ad una velocità ben inferiore ai 30 chilometri orari provocano gravi problemi alle ambulanze in emergenza che transitano sulla via Aurelia, sia nel dilatare i tempi di intervento quando anche qualche minuto può significare la salvezza o meno di un paziente, sia, soprattutto, nel trasporto in urgenza di persone che hanno subito gravi traumi verso l’ospedale di Santa Corona che è Dea di secondo livello e sede di Trauma Center”.

E poi, pungendo: “Per far comprendere quali siano i disagi per i pazienti costretti a transitare sui mezzi di soccorso in urgenza mi ripropongo, come suggerito da molti volontari del soccorso, di invitare il sindaco, l’assessore alla viabilità ed il comandante della polizia municipale a provare a percorrere la via Aurelia a Loano su una ambulanza, sdraiati sulla barella con la tavola spinale utilizzata nel trasporto dei pazienti vittime di traumi. Capiranno senz’altro il problema e concorderanno con me che, per la via Aurelia almeno, bisognerà studiare soluzioni alternative per la limitazione della velocità che non siano ostacoli fisici che provocano sobbalzi”.

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Il pensiero di Cepollina era condiviso da tanti loanesi (e non solo) che hanno messo in dubbio l’utilità degli attraversamenti quali strumenti per ridurre il numero degli incidenti.

“Sono lieto che gli incidenti calino – dice oggi Cepollina dati sugli incidenti alla mano – ma resto convintissimo del fatto che i passaggi pedonali rialzati sulla via Aurelia, in pratica l’unica strada per raggiungere l’ospedale Santa Corona (Dela di secondo livello tra l’altro, quindi ospedale in cui confluiscono tutte le vittime di trauma dal ponente della provincia) siano un disagio certo ed assolutamente grave per i mezzi di soccorso in emergenza”.

Cepollina mette in dubbio la loro utilità: “Che abbiano contribuito ad abbassare il numero di incidenti è una ipotesi. Se quelli in altre vie è probabile, per quelli sull’Aurelia ho i miei dubbi: per il costante traffico che rallenta la circolazione rendendoli di fatto inutili e poi perché, quasi tutti, posizionati vicino alle rotonde che già di per sé provocano un rallentamento dei veicoli circolanti. Sarebbe poi interessante fare un paragone tra il numero di incidenti avvenuti a Loano ed in altri comuni della zona dove non ci sono dossi e passaggi pedonali rialzati. Tenendo conto della popolazione e dell’estensione chilometrica delle strade cittadine. Devo cercare il dato ma ho letto che Loano ha comunque il maggior numero di sinistri stradali in provincia dopo città ben più grandi come Savona ed Albenga. Ribadisco: passaggi pedonali rialzati sull’Aurelia sono un disagio grave, e speriamo non di peggio, per i pazienti traumatizzati trasportati in ambulanza, utilità ipotetica per ridurre gli incidenti”.

E poi: “Fare il ‘cavaliere solitario’ nella ‘battaglia’ contro i ‘dossi’ (perché nessun altro consigliere neanche di minoranza ha mai obiettato nulla) non può portare alla loro eliminazione ma mi ha comunque permesso, con una modifica al piano urbano del traffico, di porre limiti di altezza e pendenza agli stessi. Onde evitare nuovi casi estremi come in zona ‘Garden Lido’ e incrocio via Aurelia/via Trento e Trieste. A proposito di quell’incrocio rialzato ho ottenuto fosse fatto un progetto di rifacimento che mi si assicura sarà finanziato a breve per fare in modo che le attuali ‘rampe’ siano rifatte e risultino meno ripide e pericolose delle attuali”.

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