Tradizioni

Loano afferma la propria identità: “Il centro storico si chiama caruggio, non budello” fotogallery

Nei giorni scorsi i tre benefattori hanno donato al Comune due targhe che recano la scritta “U Caruggiu”

Loano. Il centro storico di Loano si chiama “caruggio”, non “budello”. Ha l’obiettivo di mettere scherzosamente le cose in chiaro una volta per tutte la generosa iniziativa messa in atto da tre loanesi che amano la storia e le tradizioni locali.

Nei giorni scorsi i tre benefattori hanno donato al Comune due targhe che recano la scritta “U Caruggiu”. Queste sono state apposte alle due estremità di via Garibaldi (di fronte a Porta Passorino e all’intersezione con via Cesarea e via Ghilini).

La speranza dei tre generosi anonimi è che d’ora in poi i turisti provenienti da fuori (ma anche tanti liguri poco informati sulle cultura locale) non chiamino più in modo improprio il centro storico della cittadina rivierasca.

Due targhe per il

“Spesso sentiamo i turisti chiamare la via centrale del paese ‘budello’, un termine errato perché per tradizione le vie del centro storico sono ‘u caruggiu’. Per questo motivo, e con l’intento di far conoscere ai nostri ospiti le tradizioni e i modi di dire loanesi, abbiamo pensato di apporre queste targhe nel centro storico”.

Gli “errori” non si limitano alle indicazioni topografiche: “Sentire chiamare ‘budello’ il cuore di Loano ci fa lo stesso effetto che sentire dal fornaio la richiesta di un ‘pezzo di pizza bianca’. Non esiste la pizza bianca. Ciò che i panettieri loanesi sfornano è esclusivamente focaccia. Ed è buonissima”.

Ma c’è altro: “La nostra iniziativa vuole anche sfatare il luogo comune che etichetta i liguri come scontrosi e inospitali. Siamo felici di accogliere i tanti turisti che scelgono Loano e la Riviera per le loro ferie. E ci fa piacere far conoscere ai nostri ospiti le tante ricchezze del territorio: il mare, l’entroterra e anche la nostra storia, le nostre tradizioni e i nostri modi di dire. Un ligure può essere un po’ chiuso all’inizio ma quando diventa tuo amico è un amico vero”.

Due targhe per il

Le targhe sono state posizionata ieri mattina. Questa iniziativa potrebbe presto fare da preludio alla più ampia operazione di “recupero toponomastico” richiesta a gran voce da tantissimi loanesi che vorrebbero che il Comune guidato dal sindaco Luigi Pignocca affiancasse alle targhe con le indicazioni dei nomi delle vie altre targhe recanti la denominazione in dialetto o quella precedente.

Due targhe per il

Una proposta che al sindaco Luigi Pignocca non dispiace: “Anni fa – spiegava qualche mese fa il primo cittadino – avevo promosso uno studio sulla nostra toponomastica per fare in modo che le targhe con i nomi di vie e piazze fossero dotate del maggior numero di informazioni possibili. Per esempio, tutti sanno chi era Giuseppe Garibaldi, ma nessuno (per esempio) sa chi fosse Andrea Massena. Con questa iniziativa avremmo dotato ogni targa di una connotazione più precisa, indicando data di nascita e di morte di ogni personaggio a cui è stata dedicata una strada e il suo mestiere, la sua qualifica, il motivo per cui lo abbiamo ricordato. Avevamo scelto di coinvolgere anche il professor Antonio Arecco, autentica memoria storica della città”.

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